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10/11/2015 - Siria - La violenza della guerra, la speranza della misericordia
Foto dell'articolo -SIRIA – LA VIOLENZA DELLA GUERRA, LA SPERANZA DELLA MISERICORDIA

(ANS – Aleppo) – La violenza si fa strada all’interno del paese, con attacchi e minacce che mettono nuovamente alla prova la popolazione. A fronte di tali realtà, un gesto di speranza sarà l’apertura, il prossimo 13 dicembre, di una Porta Santa per il Giubileo della Misericordia, in una delle chiese simbolo della città di Aleppo.

L’arcivescovo siro-ortodosso di Homs, mons. Selwanos Boutros Alnemeh ha reso noto alla Fondazione Aiuto alla Chiesa che Soffre che dal 31 ottobre la cittadina cristiana di Sadad è sotto attacco da parte delle milizie fondamentaliste, mentre il vicino villaggio di Maheen è già caduto in mano ai ribelli.

Sadad ha un valore strategico e uno simbolico: si trova sulla strada tra Homs e Damasco e non distante da Homs, un’area ricca di petrolio. Inoltre, è un centro cristiano dove si parla ancora l’aramaico, la lingua di Gesù.

Per paura dell’avanzata di queste milizie oltre 15mila persone sono fuggite dalla cittadina cristiana e dal vicino centro di al-Hafar, per cercare rifugio ad Homs, Zaidal e Fairouzeh. “Nonostante la presenza dell’esercito siriano, Sadad è in pericolo” afferma l’arcivescovo. Se la città capitolasse, aggiunge, “la Siria perderebbe uno dei suoi centri cristiani più importanti».

L’arcivescovo ricorda come già nell’ottobre 2013 Sadad sia stata teatro di un tragico attacco, quando una coalizione delle milizie fondamentaliste uccise 45 cristiani, gettando molti dei loro corpi in fosse comuni, distrusse molte chiese e abitazioni cristiane.

“Cento anni fa, nel 1915, abbiamo già subito un genocidio. Oggi, nel XXI secolo, non ce ne serve un altro” ha commentato don Luka Awad, referente per le emergenze umanitarie della diocesi siro-cattolica di Homs, esprimendo un appello alla comunità internazionale affinché metta fine al conflitto.

Intanto, a portare un po’ di speranza nel paese e tra la popolazione cristiana è l’annuncio che il 13 dicembre, pochi giorni dopo l’inizio ufficiale del Giubileo della Misericordia, tra le macerie di Aleppo verrà aperta una Porta Santa. Il luogo scelto è altamente simbolico: la chiesa di san Francesco, che il 25 ottobre era finita nel mirino delle milizie fondamentaliste.

In occasione del Giubileo, in Siria saranno aperte altre due porte, a Damasco e Latakia. “Oggi più che mai la nostra nazione ha bisogno dell’abbraccio della misericordia di Dio. – ha spiega il vicario apostolico latino, mons. Georges Abu Khazen – Questa Porta sarà per noi la difesa dal male che vuole sopraffarci e segno della Provvidenza divina che ci assiste”.

Pubblicato il 10/11/2015

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