(ANS – Mendoza) – Il 31 ottobre scorso la Facoltà Don Bosco di Enologia ha compiuto mezzo secolo di esistenza e nelle sue prestigiose aule continuano a transitare allievi la cui formazione è riconosciuta in tutto il mondo. Essa costituisce un sogno che è iniziato nel 1965 e ancora oggi mantiene molto alta la scienza e l’arte di elaborazione dei vini dell’area di Mendoza.
di María Laura Perigrinelli
Avviata da don Francisco Oreglia, la Facoltà Don Bosco di Enologia è stata la prima istituzione di questo tipo in America Latina e dal giorno dell’inaugurazione, in cui intervenne anche il Presidente dell’Argentina, dott. Arturo Íllia, ha percorso un cammino di successo che l’ha resa protagonista nello sviluppo agro-industriale regionale e nazionale. Ha accompagnato la crescita viti-vinicola in tutti i settori e per tutti i suoi esponenti e oggi le principali cantine argentine e gli stabilimenti agro-industriali fanno affidamento ai suoi laureati per le loro strutture produttive.
La Facoltà di Enologia e dell’Industria Frutticola deve la sua nascita ad una duplice esigenza: l’evoluzione della stessa Scuola Vitivinicola Don Bosco, che dopo oltre mezzo secolo d’insegnamento nell’arte della vinificazione (dal 1901), era pronta a offrire frutti più pieni e maturi; e, in secondo luogo, i bisogni delle case vitivinicole e frutticole dell’epoca – che costituivano la base dell’economia della regione di Cuyo – e il loro crescente dinamismo evolutivo, sia in termini di volume, sia di qualità, tutti fattori che richiedevano personale tecnico preparato e aggiornato.
L’opera salesiana è stata anche dichiarata “Patrimonio Provinciale di Interesse Turistico”, in qualità di Culla dell’Enologia argentina.
Pubblicato il 05/11/2015