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28/10/2015 - Italia - La LEV a Pordenone esamina l’attualità del messaggio di Don Bosco
Foto dell'articolo -ITALIA – LA LEV A PORDENONE ESAMINA L’ATTUALITÀ DEL MESSAGGIO DI DON BOSCO

(ANS – Pordenone) – È in corso in questi giorni l’evento “La Libreria Editrice Vaticana a Pordenone. Ascoltare, leggere, crescere”, giunto ormai alla IX edizione. Ieri, martedì 27 ottobre, all’iniziativa culturale ha partecipato anche don Francesco Cereda, Vicario del Rettor Maggiore, che ha parlato a proposito dell’attualità del messaggio di Don Bosco.

Don Cereda è intervenuto nell’ambito di una serata totalmente dedicata alla figura e all’attualità del santo piemontese, realizzata in considerazione della celebrazione, quest’anno, del Bicentenario della sua nascita. Ad affiancare il Vicario del Rettor Maggiore nel teatro “Giuseppe Verdi”, sede del confronto, c’erano don Luigi Ciotti, Fondatore Gruppo Abele ed Associazione Libera, e don Giuseppe Costa, SDB, Direttore della LEV.

L’intervento di don Cereda ha approfondito in particolare “la meta fondamentale del progetto educativo” di Don Bosco, sintetizzata nella formula “buoni cristiani e onesti cittadini”.

“Secondo Don Bosco la questione principale da affrontare è quella della salvezza dell’anima” ha ricordato don Cereda; al tempo stesso il santo piemontese ha anche saputo proporre “una mistica del lavoro” ai suoi Salesiani e ai giovani – ben riassunta dal motto: “lavoro e temperanza” – sempre sostenendo una concezione della vita che è fondamentalmente intesa come “vocazione”.

Nell’oggi, ha ribadito don Cereda, l’attualità del messaggio di Don Bosco passa per: la promozione di “un ambiente educativo caratterizzato dalla collaborazione tra educatori e giovani, da spirito e atmosfera di famiglia, fiducia, amicizia e dialogo”; lo sviluppo “con i giovani un rapporto personale che consenta di avviare il processo educativo a partire dalla situazione di ciascuno e di riconoscerne e valorizzarne l’identità e le caratteristiche singolari”; e il fondare “la relazione educativa sulla convinzione che i giovani sono soggetti attivi e che vanno resi responsabili della loro maturazione, sostenuti dagli educatori con un ruolo di accompagnamento e guida”. 

Don Ciotti da parte sua ha ricordato che per Don Bosco la legalità non è un valore ma un mezzo, insieme alla carità, per raggiungere la giustizia. Anche oggi come faceva Don Bosco nell'Ottocento, “bisogna educare i giovani ad essere buoni cristiani e onesti cittadini, perché le mafie vivono e crescono in mezzo a noi, cambiano, penetrano e hanno continuità nel cambiamento arrivando ovunque facendo affari”.

L’evento della “LEV a Pordenone” ha raccolto quest’anno ben 54 autorevoli relatori, che si sono confrontati in 12 incontri su diverse tematiche, quali emarginazione, immigrazione e la condizione dei malati poveri e senza cure e dei carcerati.

Proprio per questo, sempre ieri, un altro degli eventi della manifestazione culturale ha avuto luogo nel carcere di Pordenone; e nell’occasione ai 70 detenuti sono stati consegnati una corona del rosario e i due libri, editi dalla LEV, “Dite ai detenuti che prego per loro” e “Anche il Signore è un carcerato” che raccolgono gli interventi di Papa Francesco sui detenuti e la situazione delle carceri.

Pubblicato il 28/10/2015

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