(ANS – Bukavu)– “La mia missione a Ngangi è arrivata al termine. (...) Sono stato destinato a Bukavu, 100 km da Goma sull’altra sponda del lago Kivu, dove i Salesiani hanno ripreso da qualche mese una piccola scuola professionale fondata da un missionario saveriano per l’educazione dei bambini di strada e dei ragazzi vulnerabili”. Così don Piero Gavioli, SDB, racconta l’inizio di una nuova tappa della sua avventura missionaria in Repubblica Democratica del Congo.
Anche a Bukavu ho trovato molta povertà e sofferenza, e bambini e giovani in attesa di un aiuto per dare una svolta alla loro vita. (...) Alcuni non hanno mai frequentato la scuola; altri sono stati cacciati per la povertà della famiglia, incapace di pagare le tasse scolastiche. Molti fanno piccoli mestieri per riuscire a sopravvivere e tutti vivono nella speranza di tornare a scuola. Ma il lavoro di strada e al porto rischia di eternizzarsi: il poco denaro guadagnato, spesso a costo di uno sforzo fisico eccessivo, è speso facilmente nel consumo di alcolici e di droghe, che finiscono per rovinare la loro salute. (...)
Come figli spirituali di Don Bosco, siamo convinti che l'educazione è il fattore principale che può rendere più umana la nostra società attuale e futura.
Due salesiani sono arrivati a Bukavu a settembre 2014. Hanno osservato, preso contatti, preparato il terreno. Hanno elaborato un primo progetto che non hanno potuto realizzare, perché sono stati chiamati ad un'altra missione. Attualmente siamo in tre: Robert, congolese di 35 anni, ordinato sacerdote due mesi fa; Domingo, salesiano coadiutore spagnolo, di 69 anni, e il sottoscritto.
Abbiamo fatto nostro il progetto dei due salesiani venuti prima di noi: per due mesi - settembre e ottobre 2015 - offrire ai ragazzi di strada o in strada un corso di alfabetizzazione e di recupero scolastico che ci permetta di conoscerli e orientarli meglio verso una formazione professionale adattata. Questo progetto, finanziato da Don Bosco Mission Germania è in corso. Un centinaio ragazzi di strada o in strada stanno seguendo i corsi di alfabetizzazione o di recupero, e partecipano ad altre attività formative (sport, passeggiate culturali, film educativi...).
Poi da novembre a luglio, intendiamo organizzare una formazione professionale modulare in tre sezioni: costruzione, falegnameria e meccanica auto.
(...) Ci siamo sentiti incoraggiati dalle recenti parole di Papa Francesco, che nell’intervista concessa a Radio Renascença, ha detto tra l’altro: “oggi è il giorno, è il momento dell’educazione di emergenza, che è ciò che fece Don Bosco”.
Pubblicato il 9/10/2015