(ANS – Addis Abeba) – Dal giugno 2011 l’Etiopia è flagellata da una persistente siccità che ha danneggiato la produzione agricola nazionale e che ha contribuito ad aggravare il bilancio dei casi di malnutrizione, soprattutto tra le fasce più vulnerabili della popolazione. Per questo i Salesiani intendono avviare un progetto di realizzazione diffusa di pozzi a pompa, per favorire l’accesso all’acqua potabile da parte della popolazione, migliorandone le condizioni igienico-sanitarie e mettendola nelle condizioni di migliorare il rendimento del lavoro agricolo.
La regione del Tigray si trova a nord dell’Etiopia e vive una situazione di insicurezza alimentare cronica, incrementata dai ricorrenti periodi di siccità, dalla scarsa fertilità del suolo e da un uso non sostenibile delle risorse naturali.
Proprio perché l’agricoltura è l’elemento fondante di per la sopravvivenza delle comunità locali, l’avvento della siccità ha conseguenze negative su tutti gli aspetti della vita delle famiglie.
Di fronte a questa realtà l’associazione “Missioni Don Bosco” di Torino ha programmato di realizzare nella regione del Tigray un progetto di costruzione diffusa di pozzi a pompa, ciascuno del costo di circa 10.000 euro.
L’impegno dell’associazione garantisce l’impiego di tecniche di costruzione compatibili con le tradizioni culturali, gli usi e i costumi della popolazione, e l’utilizzo di materiali locali. Il progetto prevede, inoltre, l’istituzione di comitati di villaggio per la gestione del sistema di raccolta di acqua e dei pozzi stessi, oltre ad una opportuna formazione igienico-sanitaria per le comunità locali.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito di “Missioni Don Bosco”.
Pubblicato il 08/07/2015