(ANS – Sliema)– Per celebrare il Bicentenario della nascita di Don Bosco, nei giorni dal 14 al 17 maggio, la reliquia di Don Bosco ha visitato Malta, venendo portata in ciascun luogo in cui i Salesiani operano o hanno operato. I Figli di Don Bosco s’impegnano con e per i giovani maltesi dall’inizio del XX secolo, attraverso centri giovanili e comunità che danno vita a numerose attività.

La reliquia ha iniziato la sua peregrinazione ad Isla, dove ha avuto luogo una celebrazione per bambini, una processione e una messa nella chiesa di San Filippo, animata dai Salesiani. Quindi è stata trasportata presso altre parrocchie, tra le quali Had-Dingli, Luqa e San Giuliano. Uno dei momenti più significativi si è vissuto a Qormi, presso la parrocchia di San Sebastiano, dove l’arcivescovo di Malta, mons. Charles Scicluna, ha presieduto una solenne Eucaristia. Presente per l’occasione anche la Presidente di Malta, Marie Louise Coleiro Preca, e varie altre autorità.

L’urna contenente la reliquia insigne di Don Bosco ha quindi raggiunto due centri giovanili salesiani a Dingli e Sliema, dove sono stati organizzati un momento di preghiera con gli animatori di ogni centro giovanile, nei quali i ragazzi hanno rinnovato il loro impegno nella missione di Don Bosco. E la reliquia è stata poi venerata anche dagli studenti delle scuole salesiane “St. Patrick” e “Savio College” e omaggiata con una tipica festa giovanile salesiana.

Inoltre la presenza della reliquia ha arricchito anche due cerimonie di inaugurazione: quella relativa all’apertura ufficiale della cappellania salesiana presso il “Malta College of Arts, Science and Technology” (MCAST), affidata ai Salesiani all’inizio di quest’anno; e quella della struttura di “Dar Mamma Margherita” a Sliema, una casa d’accoglienza per giovani in difficoltà.

Un momento di profonda commozione è stato vissuto durante una liturgia di preghiera realizzata di fronte alla reliquia tra i detenuti del Penitenziario “Corradino”. La vicinanza tra i detenuti, la reliquia e i Salesiani ha richiamato nuovamente la prossimità di Don Bosco per i giovani carcerati della sua epoca. 

L’ultimo dei 4 giorni di visita è stato interamente dedicato alla città di Gozo, dove, dopo essere stata accolta dal vescovo della città, la reliquia è stata condotta presso il centro giovanile di Rabat e quindi esposta alla pubblica venerazione presso il “Santuario Nazionale Ta' Pinu” a Gharb, dove è stata officiata anche una messa in presenza dell’urna.

Pubblicato il 19/05/2015