Nepal – Un rapporto sulla situazione post-sisma |
Nepal – Aggiornamento sui soccorsi |
(ANS – Kathmandu) – “Oggi pomeriggio la nostra squadra di soccorso è andata nei villaggi vicini per distribuire cibo e teli di plastica per fare delle tende. È triste vedere la gente andarsene perché priva di cibo e riparo”. È quanto ha condiviso nella serata di martedì scorso don George Menamparampil, Responsabile del Bosconet, la Procura Missionaria Salesiana di Nuova Delhi, molto impegnata nel sostenere gli sforzi salesiani tra i terremotati del Nepal.
Nella giornata di ieri, mercoledì 29 aprile, i soccorsi dell’équipe Nepal Don Bosco, coordinata da don Jijo John, sono arrivati nel Distretto di Sindhupalchok, dove sono state registrate 1176 vittime. Anche in quell’area, salesiani, exallievi e volontari hanno distribuito generi di primo soccorso, come cibo e teli per le tende. L’équipe salesiana si sta sforzando di aiutare quante più persone possibili, ma non sempre riesce a fare quanto vorrebbe, dato che per prestare i soccorsi le autorità richiedono specifici permessi.
Le Figlie di Maria Ausiliatrice, presenti con un’opera a Kathmandu, si trovano costrette anch’esse a vivere all’aperto, assieme a bambine e giovani, sotto tende di fortuna. In questi giorni la comunità ha iniziato la sua collaborazione con la Caritas locale per portare aiuto e soccorso a chi è maggiormente nel bisogno.
I soccorsi arrivano copiosi anche da tutta la galassia salesiana: mentre si moltiplicano le agenzie e le organizzazioni che dedicano all’emergenza Nepal delle specifiche campagne – come, tra le tante, la Procura Missionaria di New Rochelle, la Fondazione Don Bosco nel Mondo e le ong VIA Don Bosco e Jóvenes y Desarrollo – iniziano ad arrivare anche donazioni significative. I Salesiani della Corea hanno donato 25.000 dollari e un’altra donazione è prevista dai Salesiani di Hong Kong. Inoltre, la Procura di Bosconet, attraverso i suoi benefattori in Europa – la “Fidel Goetz Foundation” e dei privati – ha già destinato ai soccorsi per il Nepal altri 26,500 euro.
E servono anche le preghiere: “Abbiamo bisogno anche di pregare per i nostri Salesiani in loco. Avranno bisogno di una buona salute, e molta resistenza fisica e mentale – afferma don Menamparampil –. Credo che in questi giorni non hanno molto tempo per fare preghiere formali, dovremo farlo noi per loro!”
Pubblicato il 30/04/2015