(ANS – Guwahati) – Durante la sua Visita d’animazione all’Ispettoria di Guwahati, iniziata lo scorso 3 marzo, il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile salesiana, don Fabio Attard, ha preso spunto da Papa Francesco per mettere in guardia gli universitari di Guwahati dal cadere nella sottile trappola della “globalizzazione dell’indifferenza”.
di don C.M. Paul, SDB
“L’indifferenza globalizzata, che favorisce un approccio economico a vantaggio dei soggetti ricchi e al costo di dimenticare i poveri, è un pericolo nel quale potremmo cadere” ha detto mercoledì 4 marzo don Attard parlando a circa 150 studenti laureati della Scuola di Scienze Sociali della “Assam Don Bosco University”, a Guwahati, nella sede del Campus Azara.
Don Attard ha animato gli studenti dicendo: “siate persone solidali... una volta che vi sarete sistemati nella vita, non dite, ‘ok, ora sono a posto’... raggiungete gli altri che non hanno avuto le occasioni privilegiate che avete avuto voi... non abbiate paura di entrare in contatto con i vostri fratelli e sorelle più poveri... Don Bosco era un ragazzo povero, che pur soffrendo la povertà, è stato in grado di prendere decisioni ricche, per il benessere dei giovani”.
Quindi ha rivolto un appello agli studenti: “abbiamo bisogno di persone empatiche, capaci di entrare nella vita degli altri, eppure senza essere emotivamente impegnati”.
Don Attard ha poi segnalato un malessere chiamato “‘solitudine’, un sintomo, una patologia moderna chiamata dipendenza dalla rete, causata da una mancanza di una vita davvero connessa, che intrappola i giovani in una connessione solo virtuale”.
Presso l’Università don Attard ha ricevuto, inoltre, una medaglia di Don Bosco e un foulard, alla presenza del Cancelliere dell’ADBU, don V.M. Thomas.
Sempre rivolgendosi ai giovani, stavolta ai laureandi, il Consigliere per la Pastorale giovanile ha aggiunto: “l’educazione è la chiave per aprire oggi la porta del futuro; il futuro è vostro, se permettete che fiorisca… L’educazione dovrebbe aiutarci ad essere persone di solidarietà, portando i nostri cuori verso i poveri”.
Pubblicato il 05/03/2015
