(ANS – Tonj) – Al mattino di ieri, mercoledì 18 febbraio, il Rettor Maggiore è partito in aereo da Juba verso Tonj; un volo di 90 minuti, durante il quale Don Ángel Fernández Artime e gli altri membri dell’équipe accompagnatrice hanno anche potuto ammirare dall’alto la savana africana.

Appena l’aereo è atterrato la Banda di Ottoni della Missione Salesiana di Tonj ha accolto il X Successore di Don Bosco con le sue melodie. Nel comitato di benvenuto c’erano l’on. Gum Paul Dhel, exallievo salesiano di Wau, don John Peter, Direttore dell’opera salesiana, alcune Figlie di Maria Ausiliatrice, le Suore Missionarie di Maria Ausiliatrice, le Sorelle di Maria di Kakamega, oltre a giovani e bambini che hanno cantato e ballato in onore dell’illustre ospite.

Il Rettor Maggiore ha avuto poi l’opportunità di visitare e benedire il “John Lee Memorial Hospital” costruito dalla onlus “Tonj Project”, su iniziativa del compianto don John Lee e di don Omar Delasa. Quindi è stata celebrata la messa del Mercoledì delle Ceneri, nel corso della quale il Rettor Maggiore ha espresso la sua gioia di trovarsi lì e ha incoraggiato giovani, bambini e parrocchiani a continuare a portare la fiamma della speranza, per realizzare un futuro luminoso e creare una società più umana e più giusta.

Nonostante i frequenti viaggi e i 40° di temperatura, Don Á.F. Artime non si è mai mostrato stanco; ha vissuto alcuni momenti familiari nella casa delle Figlie di Maria Ausiliatrice e delle Suore Missionarie di Maria Ausiliatrice. Quindi, ha avuto luogo uno dei momenti più significativi della sua visita in Sud Sudan: la tappa a Laicok, un villaggio abitato da lebbrosi, dove il Rettor Maggiore è entrato in diretto contatto con chi è davvero povero e bisognoso. Don Á.F. Artime ha trascorso dei momenti molto intensi con la comunità dei lebbrosi e i loro figli e ha avuto la gioia di benedire i lavori per la scuola primaria per questi sfortunati bambini. La sua vicinanza e il suo affetto per i bambini sono stati molto toccanti e graditi.

Quindi, offrendo il suo pensiero della “buona notte” alla Famiglia Salesiana, ha espresso il suo apprezzamento per la missione salesiana nel paese e la sua speciale predilezione per i poveri. Il Rettor Maggiore ha incoraggiato i Salesiani e tutti i membri della Famiglia Salesiana e si è piacevolmente meravigliato per il grande spirito di famiglia già esistente tra tutti i membri. Ha avuto anche un momento molto familiare riservato ai Salesiani della comunità, ai quali ha trasmesso tutto il suo affetto e ha dato riconoscimento per l’attenzione, i sacrifici e il duro lavoro che essi compiono.

Pubblicato il 19/02/2015