(ANS – Juba) – L'aeroporto internazionale di Juba è stato invaso da striscioni colorati, ballerini tradizionali, bambini e giovani della presenza missionaria salesiana a Juba, ieri pomeriggio, 17 febbraio, per accogliere il Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime.

di Fr. Jacob Thelekkadan, SDB

Fedeli e membri della Famiglia Salesiana hanno quasi preso d’assalto l’aereo del Rettor Maggiore per manifestargli la gioia per la sua presenza; e Don Á.F. Artime appena arrivato è stato subito intervistato dal canale nazionale “South Sudan Television”.

Presenti per l’occasione don Gianni Rolandi, Superiore dell’Ispettoria Africa Est, – da cui dipende la presenza salesiana in Sud Sudan – sr Roberta Tomassi, Superiora delle Figlie di Maria Ausiliatrice; don Poobalarayen Ferrington, Delegato ispettoriale per il Sud Sudan, e molte altre personalità.

Una volta lasciato l’aeroporto, il Rettor Maggiore ha raggiunto l’opera salesiana scortato da un convoglio di auto aperto dai veicoli della Polizia del Sud Sudan.

E ha sorpreso tutti vedere il X Successore di Don Bosco unirsi alle danze dei ballerini tradizionali e dei bambini. I presenti si sono stupiti della sua familiarità, il calore e l’attenzione paterna trasmessi.

La cerimonia d’accoglienza è stata seguita da un breve saluto, una preghiera e la benedizione della folla. Nel suo primo messaggio Don Á.F. Artime ha parlato della “gioia” che provava nel trovarsi tra volti felici di un popolo che ha subito lunghi anni di guerra e di conflitto. Si è detto colpito dalla povertà del quartiere, dalla semplicità della gente e dai volti gioiosi della gente radunatasi apposta per l’occasione. Quindi ha manifestato il proprio orgoglio nel vedere che la Famiglia Salesiana è stata molto vicina a questa popolazione vulnerabile e ha esclamato più di una volta che Don Bosco è veramente presente e a casa tra i poveri.

“Ma è Don Bosco quello di cui stavamo parlando questi giorni, che sarebbe venuto tra di noi?” ha chiesto una bambina ad un salesiano della comunità; mentre altre due bambine hanno detto all’autista del Rettor Maggiore: “per favore, facci entrare nella macchina di Don Bosco”, venendo poi esaudite.

La giornata di grande festa ed entusiasmo si è chiusa con un momento di preghiera, l’agape fraterna e la “Buona notte” nella quale Don Á.F. Artime ha ricordato: “I poveri ci salveranno. Il Signore si rivolge a noi attraverso i poveri; sono felice che la Famiglia Salesiana sia qui – Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice e Suore della Carità di Gesù”.

Pubblicato il 18/02/2015