(ANS – Torino) – Per approfondire la conoscenza “a tutto tondo” di Don Bosco, nell’anno che celebra il Bicentenario della sua nascita, l’Istituto Internazionale Don Bosco (Università Pontificia Salesiana di Torino), ha organizzato nella giornata del 14 febbraio un convegno di studi dal titolo “La forza dei suoni. La dimensione educativa e spirituale della musica nel bicentenario di Don Bosco”.

Il convegno ha visto la partecipazione di studiosi di varia provenienza per verificare la validità e del messaggio di Don Bosco anche a livello culturale, e segnatamente musicale. La musica tout court – è emerso dal convegno – fu sempre per Don Bosco un mezzo di educazione, promozione e aggregazione sociale, oltre che un privilegiato canale etico-pedagogico.

Ad aprire i lavori è stata una prolusione del Maestro don Massimo Palombella, SDB, Direttore della Cappella Musicale Pontificia detta “Sistina”; exallievo dell’Istituto salesiano di Torino, il maestro ha presentato la costante attualità del messaggio di Don Bosco anche nell’ambito musicale e ha poi lasciato la parola agli altri ospiti presenti.

Intervallati da brevi interventi musicali di tipo cameristico, a cura degli allievi del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino, e da esibizioni di compagini corali, sono stati poi approfonditi, da parte di intellettuali, artisti ed esperti del settore, argomenti quali “l’ambiente musicale di Valdocco”, “il suono e il sacro”, “musica ed educazione”.

Quindi, nella seconda parte del convegno, sono stati riportati esempi concreti dell’attenzione di Don Bosco e dei primi salesiani al mondo della musica, con relazioni e interventi sull’“organo ‘orchestra’ Lingiardi op. 161 (1870) di S. Maria Ausiliatrice”, “la musica di Giovanni Cagliero”, “i santi torinesi e la rinascita del canto corale” e “la produzione sacra nella Torino di fine Ottocento”.

Al termine delle relazioni, don Andrea Bozzolo, Preside della Facoltà di Teologia dell’Istituto, ha tracciato le conclusioni. 

Pubblicato il 17/02/2015