Italia – “Scegli tu il futuro del pianeta”. Verso Expo 2015 |
RMG – Don Bosco a Expo2015: mancano 99 giorni |
(ANS – Roma) – Ieri, 5 febbraio, si è celebrata in Italia la giornata nazionale per la prevenzione dello spreco alimentare. Un tema che però riguarda non solo l’Italia, ma il mondo intero, e che è di grande attualità, considerata pure la prossima Esposizione Universale di Milano, sul tema: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Sullo spreco alimentare e su come contrastarlo, si sono confrontati a fine gennaio anche i giovani impegnati nella “Scuola di mondialità e missione” della Circoscrizione Speciale Italia Centrale (ICC).
Nel corso del loro incontro, guidati da Valentina Prati, coordinatrice della campagna “Food Right Now” condotta dall’ong CESVI per il diritto al cibo, i giovani hanno conosciuto le preoccupanti dimensioni del problema: circa un terzo del cibo prodotto al mondo viene sprecato, vuoi per la “perdita” alimentare – il deperimento di cibo che avviene all’inizio della catena alimentare, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, per cause di difetti nelle fasi di conservazione, sterilizzazione, inscatolamento e trasporto – vuoi per lo “spreco” alimentare – ossia tutto ciò che viene sciupato successivamente, dalla produzione alla distribuzione, alla ristorazione, al consumo domestico.
A livello agricolo, inoltre, ingenti quantità di cibo vengono abbandonate per non saturare il mercato e così abbassare i prezzi; perché la manodopera del raccolto renderebbe svantaggioso il suo commercio; o perché si tratta di derrate rovinate dal maltempo. A livello industriale, invece, si acquistano quantità eccessive di cibo per evitare di rimanere senza in momenti successivi. E infine ci sono gli sprechi a livello domestico, dovuti a: cattiva pianificazione della spesa, confusione su scadenze ed etichette, conservazione inadeguata, porzioni eccessive e scarso utilizzo degli avanzi.
Il cibo che finisce nella spazzatura ha un notevole impatto, sia come conseguenza economica, sia a livello ambientale. Per questo, considerato che è molto più facile sensibilizzare i singoli individui a non sprecare, piuttosto che cambiare il modo di fare delle industrie che sprecano, sono stati proposti vari accorgimenti da seguire:
Pubblicato il 06/02/2015