(ANS – Torino) – Il Piemonte è storicamente un’eccellenza nel campo della formazione professionale, e non solo perché è la terra di Don Bosco, l’iniziatore delle scuole professionali, e dei suoi Salesiani. Un recente convegno “La Formazione Professionale per il lavoro buono”, svoltosi a Torino lo scorso venerdì, 5 dicembre, ha certificato la qualità dei Centri di Formazione Professionale (CFP) gestiti dagli Enti del privato sociale della regione.

Il convegno, che ha avuto tra i suoi promotori il “Centro Nazionale Opere Salesiane–Formazione Aggiornamento Professionale” (CNOS-FAP) del Piemonte, ha costituito un momento di confronto e riflessione sulle politiche governative e regionali relative all’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) gestita dagli Enti convenzionati, i cui risultati sono assai positivi, sotto molteplici punti di vista.

Ad esempio, mentre gli istituti professionali rappresentano l’ambito di maggiore insuccesso e dispersione scolastica con valori che giungono al 37% degli iscritti iniziali, i CFP gestiti dagli Enti del privato sociale presentano un tasso di dispersione appena del 13%.

Indagini accurate hanno anche indicato un livello “eccellente” di gradimento di tutti gli attori della formazione professionale: allievi, famiglie, formatori ed aziende; una media dei voti che è “discreta”; e un tasso di inoccupati a 15 mesi  di distanza dal conseguimento del diploma pari al 28,8% (secondo l’ultima rilevazione disponibile, del 2012-2013): un dato da non disprezzare, considerata la crisi economica, l’alto tasso di disoccupazione – specie giovanile – in Italia, e alcune difficoltà dovute alle novità costituite dallo stesso sistema di IeFP.

E per non dimenticare il potenziale del settore si deve sottolineare che varie indagini quantificano in diverse decine di migliaia (da 35.000 a 120.000 a livello nazionale, secondo le diverse stime) i posti di lavoro vacanti, quasi tutti afferenti il settore dell’IeFP: parrucchieri, elettricisti, idraulici, meccanici, camerieri, baristi…

“Il Convegno ha registrato una grande partecipazione di pubblico. Significativa la testimonianza di alcuni giovani diplomati a giugno, che ora lavorano perlopiù nelle stesse aziende in cui hanno svolto lo stage curriculare e sviluppato il cosiddetto project work. I loro datori di lavoro hanno espresso un giudizio positivo sul percorso svolto e si sono detti colpiti dalla serietà e dedizione dei ragazzi” ha detto il sig. Lucio Reghellin, salesiano coadiutore, Direttore del Cnos-Fap Piemonte.

Pubblicato il 12/12/2014