(ANS – Siliguri)– Il noviziato salesiano “Nazareth Bhavan” di Siliguri, Ispettoria di Calcutta, ha organizzato un seminario di una giornata sul Salesiano coadiutore, lo scorso 29 novembre. Vi hanno partecipato novizi e Salesiani laici, condividendo riflessioni e spunti sulla vocazione, l’identità e l’apostolato del Salesiano coadiutore.

di Lazarus Lepcha, SDB

Il sig. Johny Thaiparambil, SDB, ha offerto la relazione principale della giornata, dal titolo: “Salesiano coadiutore: una vocazione che sfida a rispondere alle esigenze dei giovani di oggi”. Oltre alla presentazione della propria storia personale e all’impegno di vivere la propria vocazione religiosa, il sig. Thaiparambil ha chiarito la vocazione spesso incompresa del coadiutore e ha detto: “La vocazione è la chiamata individuale e specifica di Dio, ma la scelta è nostra”. Quindi è risuonato l’inno dei Salesiani coadiutori, che attraverso il testo che recita “siamo salesiani coadiutori, seguiamo insieme Gesù, alla maniera di Don Bosco”, ha aggiunto un tono più emotivo alla riflessione.

I Salesiani laici Lawrence Mondol e Roy John Thirumalachalil, moderatori delle 11 sessioni della giornata, hanno poi aiutato i partecipanti ad approfondire la ricerca dei novizi su vari temi, come ad esempio “La vocazione di un fratello religioso nella Chiesa”, “l’identità vocazionale del Salesiano coadiutore e il suo apostolato”, “le caratteristiche del fratello laico e la sua vita spirituale”.

Quindi i novizi Emmanuel Nayak e John Rabha hanno offerto un breve sommario sulle vite del beato Artemide Zatti e del venerabile Simone Srugi, proiettando l’idea che la vocazione salesiana laicale offre chiare possibilità di raggiungere la santità, nelle attività ordinarie della vita quotidiana.

In serata ha avuto luogo una tavola rotonda sulle storie vocazionali individuali, nella quale alcuni dei Salesiani coadiutori hanno condiviso il loro percorso umano e spirituale ed espresso la felicità e soddisfazione per la loro condizione di vita.

Il seminario è servito ad “aprire gli occhi” alla maggior parte dei partecipanti – soprattutto ai novizi – in materia di completezza e significatività della vocazione del salesiano coadiutore.

Pubblicato il 10/12/2014