(ANS – Betlemme) – Il Centro Artistico Salesiano, sito presso la comunità “Gesù Bambino” di Betlemme, è una importante realtà salesiana che coniuga la conservazione delle tecniche artigianali locali, con lo stimolo alla creatività e l’avviamento al lavoro dei giovani palestinesi. In vista del Natale il centro rilancia le proprie realizzazioni come strumenti di valorizzazione del patrimonio artigianale e quali veicoli di pace, amore per l’arte e voglia di libertà.
Nato nel 2005 dalla collaborazione tra la Comunità Salesiana di Betlemme e la ONG italiana “Volontariato Internazionale per lo Sviluppo” (VIS), con il supporto del Ministero degli Affari Esteri italiano, il centro è l’unica scuola in Palestina che insegna “formalmente” le tecniche di lavorazione delle manifatture tradizionali del legno di ulivo, della madreperla e della ceramica, grazie all’impegno di esperti artigiani.
Nel centro i ragazzi vengono costantemente sollecitati ad inventare nuove soluzioni creative e nuove iconografie, da realizzare con i materiali e gli strumenti propri della tradizione. La loro creatività degli studenti viene stimolata attraverso lezioni di disegno e di storia dell’arte, visite studio presso i siti di interesse storico ed archeologico del territorio, incontri e confronti con artisti internazionali e, quando è possibile, viaggi all’estero. I risultati sono spesso sorprendenti.
Il centro è composto da una sezione didattica e da una sezione dedicata alla produzione, in quest’ultima lavorano alcuni ex studenti dei corsi che effettuano un periodo di tirocinio all’interno della scuola: questo gli permette di continuare a perfezionarsi e nello stesso tempo percepire un salario.
Il centro porta avanti anche diverse attività volte all’inserimento degli ex studenti nel mondo del lavoro, grazie alle donazioni di macchinari e strumenti per le lavorazioni, l’assistenza nell’avviamento di piccole manifatture domestiche ed attività di microcredito. Per molti giovani questo supporto è stato una importante spinta, che ha permesso di superare l’ostacolo della mancanza dei mezzi necessari all’avviamento di una piccola attività.
La vendita all’estero dei manufatti è importantissima, in quanto permette alla scuola di auto sostenersi, ai giovani artigiani di avere un sbocco commerciale che non risenta dell’instabilità cui sono soggetti i flussi turistici interni alla Terra Santa. Senza dimenticare che queste piccole opere d’arte consentono di raccontare all’estero la storia, le tradizioni e le necessità del popolo palestinese, divenendo veicoli di amore per l’arte, di giustizia, di pace, e voglia di libertà.
Per maggiori informazioni e per visionare i cataloghi dei prodotti artistici è sufficiente visitare il sito del centro; da segnalare anche la pagina web dedicata all’annesso Museo della Natività, che raccoglie oltre 200 presepi di vari stili e dimensioni.
Pubblicato il 13/11/2014