(ANS – Manila) – Un anno dopo il passaggio del tifone “Haiyan” nelle Filippine, la devastazione ha lasciato il posto alle opere di ricostruzione già completate e al ritorno alla normalità dei sopravvissuti. Molte aree sono ancora danneggiate, ma la solidarietà e la speranza profuse in questi mesi attraverso il coordinamento del Don Bosco Network, delle Procure Missionarie Salesiane e gli ambienti salesiani di tutto il mondo hanno contribuito a far superare il dolore.
Sono passati oltre 365 giorni dal passaggio del tifone Haiyan nel paese, che ha distrutto tutto ciò che ha incontrato sul suo cammino nell’arco di poche ore. Più di 6.300 persone sono morte e oltre 1.000 sono ancora disperse a causa di una catastrofe che ha colpito circa 16 milioni di persone, causando almeno 4 milioni di sfollati.
Cibo, vestiti, acqua, assistenza medica... è quanto inizialmente hanno ricevuto 40.000 famiglie a Leyte, Cebu, Aklan e Samar Est da parte dei Salesiani. Ancora oggi, ad un anno di distanza, migliaia di famiglie sopravvivono grazie all’aiuto di volontari e di organizzazioni legate ai Salesiani.
A poche settimane dalla tragedia venne iniziata la fase di redazione dei progetti di ricostruzione e costruzione di nuovi edifici, con l’aiuto e la solidarietà di migliaia di persone generose che in tutto il mondo si sono impegnate a favore del popolo filippino.
Dopo 12 mesi, i Salesiani fanno un bilancio di quanto compiuto finora, basato sulle quattro linee di intervento seguite dal Don Bosco Network (DBN).
1. Assistenza materiale completata al 100%. Nelle zone di Aklan, Cebu Nord e Leyte, oltre 2.700 famiglie sono state in grado di recuperare le loro case con vari materiali per riparare tetti e pareti.
2. Abitazioni temporanee, progetto completato all’85%. Dei quasi 500 alloggi temporanei sull’isola di Bantayan, a Samar Est e Aklan, 417 sono già stati completati e gli altri sono in costruzione.
3. Progetto di Adozione e Ricostruzione di una Comunità (ARC) quasi concluso. La comunità prescelta è stata quella di Bat-Barangy Candahug, con la costruzione di 150 case.
4. Progetto per la creazione di 11 nuove scuole, tutte in costruzione.
5. Progetto “mezzi per la vita”. Un quinto punto d’intervento salesiano è consistito nell’assistenza alla popolazione colpita per ottenere mezzi di sussistenza e tornare alla normalità: apicoltura, floricoltura, cucito, pesca, riparazione di imbarcazioni da pesca, carpenteria e agricoltura sono stati gli ambiti d’attività. Maggiori informazioni su questo progetto si trovano sul sito della Procura Missionaria Salesiana di Madrid.
Pubblicato il 12/11/2014