(ANS – Freetown)– “Ci sono 80 nuovi contagi ogni giorno e solo 500 posti letto per il trattamento, in 2 centri a Freetown e in un altro a Kenema. L’Ebola è completamente fuori controllo”, dicono i salesiani in Sierra Leone, paese in cui si contano oltre 3.700 casi di contagio e più di 1.200 morti. “Ci sono quartieri in quarantena, ma dato che il cibo non vi arriva la gente, disperata, per nutrire i propri figli non rispetta queste misure”, spiega Lothar Wagner, salesiano coadiutore, missionario a Freetown.
Inoltre “si stanno verificando casi di contagio in luoghi che prima erano liberi dall’Ebola. Così, 15 persone sono morte a Tikonko (Bo). – riporta don Jorge Crisafulli, Superiore dell’Ispettoria dell’Africa Occidentale Anglofona – Si tratta di aree molto povere, prive di materiale sanitario e con nessuna conoscenza della malattia o di come prevenirla”.
I salesiani in Sierra Leone sono anche preoccupati per la situazione dei bambini affetti dall’Ebola o rimasti orfani a causa del virus. “Ci sono più di 1.560 bambini in quarantena perché hanno perso i genitori o perché sono stati rifiutati dalle loro famiglie. Sono bambini che hanno subito un trauma come la perdita dei familiari, sono stati discriminati, separati dalle loro famiglie e, in alcuni casi, accusati di essere loro la causa del male”, spiega don Crisafulli. “Non è per niente facile avviare il centro per bambini orfani a causa dell’Ebola”.
In Liberia, i missionari salesiani riportano che “la situazione è brutta, nonostante l’arrivo di aiuti internazionali e il fatto che il numero di posti letto sia aumentato”. In questo paese l’Ebola ha causato oltre 2.700 vittime. I salesiani sono concentrati “sulla prevenzione e la distribuzione di cibo e forniture mediche, che è l’aspetto più urgente. Ma siamo preoccupati anche per la situazione di migliaia di bambini e giovani che stanno perdendo l’anno scolastico, e per la gente che non può coltivare”. Per questo motivo si sta lavorando per lanciare presto un progetto per creare orti casalinghi e fare formazione a distanza.
L’Ebola in Guinea Conakry si sta di nuovo diffondendo, ci sono nuovi casi e oltre 900 morti. “Nessuno parla dell’Ebola, è un tabù. E la sensibilizzazione deve essere fatta con attenzione, in quanto vi sono stati casi di volontari per l’informazione e la prevenzione che sono stati attaccati dalle comunità” spiegano i missionari nella zona.
Di fronte a tutto ciò la Procura Missionaria Salesiana di Madrid rinnova il suo appello alla comunità internazionale per combattere l’epidemia. “Solo con l’aiuto internazionale saremo in grado di uscirne. Vi preghiamo d’inviare letti, laboratori, esperti, medici, infermieri ... in modo da evitare una epidemia globale”, dice il sig. Wagner.
Pubblicato il 29/10/2014
