(ANS – Monrovia) – “‎Ora siamo nella fase soprattutto di informazione su come comportarsi in caso di contagio e di distribuzione di materiale igienico per prevenzione. Ma abbiamo anche iniziato a distribuire cibo a chi è in isolamento, a chi è più nel bisogno (anziani soli, famiglie numerose, mamme single) e a pagare il check up medico e medicine”. Con queste parole il direttore dell’opera “Don Bosco Youth Centre” di Matadi, a Monrovia, racconta lo sforzo dei Salesiani e di tante persone di buona volontà per contrastare il virus Ebola.

di don Nicola Ciarapica, SDB

‎Le organizzazioni governative e internazionali stanno costruendo alcune strutture (circa 1000 posti letto) ma mancano dottori, infermieri e personale di servizio preparato (pulizie, cibo, raccolta, seppellimento o incenerimento dei cadaveri...).

La Chiesa Cattolica cerca di tenere aperti i suoi sette centri medici e di riaprire quanto prima l’ospedale cattolico “St. Josheph” di Monrovia che era stato chiuso dopo che i tre missionari  Ospedalieri di San Giovanni e Suor Chantal sono morti di Ebola lo scorso agosto. Purtroppo la situazione è ancora molto critica e i tempi sono ancora lunghi per un vaccino… !

Con il passare del tempo ci saranno problemi economici sempre maggiori per le famiglie che hanno bisogno di medicinali e cibo. Stiamo pensando come poter aiutare le famiglie a rendersi indipendenti attraverso progetti che permetteranno loro di produrre prodotti alimentari (pomodori, fagioli, melanzane, zucche ...).

Potrebbe essere un progetto pilota per circa 300 famiglie della nostra parrocchia. Stiamo anche pensando come poter aiutare gli studenti che non possono frequentare la scuola, che sarà chiusa almeno fino a Gennaio o Pasqua 2015.‏‎

Vi ringraziamo per la vostra unione con noi mentre continuiamo a condividere con la popolazione questi momenti particolarmente difficili. Vi chiediamo di continuare a sostenerci con le vostre preghiere perché non venga meno la nostra fede ma sia sempre più solida, non muoia la speranza e bruci l’amore nelle nostre vite.

Pubblicato il 13/10/2014