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17/9/2014 - Madagascar - Al di là delle barriere
Foto dell'articolo -MADAGASCAR – AL DI LÀ DELLE BARRIERE

(ANS – Antananarivo) – Da diversi anni l’ong Volontariato Internazionale Donna Educazione Sviluppo (VIDES) riceve numerose richieste da parte di giovani e studenti desiderosi di trascorrere un’estate all’insegna del volontariato. Ecco perché quest’anno ha lanciato il progetto Madagascar, in collaborazione con l’associazione « Grandir Dignement » (Crescere Degnamente), fondata da David e Helen Muller, essi stessi in passato operatori del VIDES.

I 13 volontari del VIDES hanno lavorato nel centro di riabilitazione per giovani del servizio di protezione sociale dell’infanzia, e presso il carcere minorile di Antananarivo, e hanno preso il posto degli animatori andati in vacanza. Sr Virginie Mérel, delle Figlie di Maria Ausiliatrice, ha organizzato il viaggio e accompagnato i giovani; di seguito una  sintesi delle sue riflessioni su quest’esperienza.

Siamo molto lontani dal rispetto dei Diritti del Bambino, anche se l’associazione Grandir Dignement già è all’opera per il ripristino della struttura e permette ai minori di avere un pasto al giorno e ricevere un’educazione. I giovani in carcere dovrebbero stare chiusi nei dormitori dalle 18 alle 6. I letti sono delle grandi panche allineate dove tutti si dispongono fianco a fianco su un materasso che copre l'intera superficie del « letto ». Questa promiscuità genera violenza, pedofilia, abusi sessuali,  maltrattamenti.

La vocazione di Don Bosco è nata in quest’ottica, visitando le carceri di Torino. I giovani volontari sono stati interpellati dall’attualità del carisma salesiano e del Sistema Preventivo nella prigione di Antananarivo. La sera alle 17, tutti i giovani sono tenuti a mettersi sull’attenti, fare un saluto militare, il segno della Croce e poi vengono inviati dietro le sbarre. Noi siamo stati là, ed è stato terribile vedere quelle piccole mani che si sporgevano verso di noi attraverso le sbarre.

Loro aspettavano il nostro arrivo con impazienza. A parte noi, non c’erano distrazioni, nessuna animazione. Normalmente, ci sono corsi professionali, per lavorare col vimini il cuoio, il sapone… Grandir Dignement. Ma in quel periodo erano sospesi per le vacanze e noi abbiamo preso il sopravvento.

Le attività elaborate dagli animatori sono state molte e valide: abbiamo parlato, ascoltato, si è seguito una particolare idea di pensare l’animazione. Avevamo poche risorse. Abbiamo organizzato un équipe « giochi di società », un’altra per i giochi sportivi (mini-olimpiadi), un’altra per i piccoli giochi d’animazione e un’altra ancora  per i lavori manuali. Ed ogni finesettimana c'era un "evento", qualche tipo di kermesse, spettacolo o torneo. Il VIDES ci ha messo a disposizione dei fondi e alla fine abbiamo dato ai ragazzi 200 felpe e la merenda.

I giovani volontari hanno anche fatto una bella scoperta della Famiglia Salesiana locale... Hanno toccato con mano la sua universalità.

Pubblicato il 17/09/2014

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