Liberia – I Salesiani al lavoro per la prevenzione del virus Ebola |
Fotocronaca del 2/9/2014 |
(ANS – Madrid) – “La gente ha terrore di Ebola. È un virus estremamente contagioso e non c’è modo di riconoscere chi ne è affetto. Non c’è nessun segno visibile del contagio” spiegano i missionari salesiani nei paesi colpiti, che stanno lavorando duramente per la divulgazione dei mezzi di prevenzione per evitare l’aumento dei contagi. Sierra Leone, Liberia, Nigeria e Guinea Conakry sono i paesi in cui i salesiani sono più impegnati nella prevenzione di Ebola.
Le notizie più allarmanti arrivano dalla Liberia, in cui il virus risulta fuori controllo. «La situazione è molto critica. I cittadini hanno preso alla leggera i consigli di prevenzione lanciati dal governo. Siccome proprio gli ospedali sono stati i principali focolai di diffusione, la gente aveva il terrore ad andare dal medico» spiega il salesiano Nicola Ciarapica. «Il governo ha chiusi i ministeri e le scuole, come anche i nostri centri giovanili e le colonie estive, i volontari nelle nostre missioni sono stat rimpatriati…» aggiunge Ciarapica. «Oggi, è difficile trovare un medico al suo posto di lavoro e la popolazione è molto spaventata» continua il missionario.
In Sierra Leone, i missionari salesiani spiegano che i bambini e i giovani “una volta ancora sono i più contagiati”. «Molti hanno perso i genitori e alcuni ragazzi che sono riusciti a superare la malattia non possono tornare alle loro case. Le famiglie sono sgomentate e pensano che i ragazzi possano contagiare il resto della famiglia e della comunità. Questi ragazzi non possono essere abbandonati per la strada e noi abbiamo aperto un centro di pronto intervento nel quale diamo assistenza ai giovani e ai bambini malati e lavoriamo con le famiglie», afferma Lothar Wagner, missionario salesiano a Freetown.
Inoltre, il governo della Sierra Leone ha chiesto ai Salesiani di farsi carico di questi bambini orfani. «Alla fine dell’anno potrebbero essere più di 200 e ci stiamo impegnando per preparare tutto», spiegano i missionari.
LaGuinea Conakry è stato il primo paese colpito. Qui «lavoriamo senza paura, anche se con molta prudenza» afferma Emiliano Martínez, missionario salesiano, «mettendo in pratica tutti i mezzi di prevenzione: pulizia accurata delle mani con cloro prima e dopo ogni attività. Inoltre, cerchiamo di non spostarci troppo e sensibilizziamo la popolazione perché conosca i processi e le vie per le quali avviene il contagio, gli effetti della malattia e il modo di prevenirla».
Pubblicato il 20/08/2014