(ANS – Roma)– I capitolari del CG27 non vogliono perdere tempo e, ormai alla vigilia della conclusione,  desiderano comunicare e condividere subito la gioia e la soddisfazione di aver partecipato a “un evento di grazia”.

La tematica del Capitolo “Testimoni della radicalità evangelica” ha avuto una prima sorgente nel pellegrinaggio della Terra Santa Salesiana al Colle Don Bosco e a Valdocco: “Siamo andati là come chi risale un fiume alla ricerca della sorgente. Eravamo assetati e l’acqua fresca delle origini ci ha dato ristoro. La storia del nostro padre è un invito sempre nuovo”.

Il ristoro alla  sorgente ha fatto fare memoria delle parole di Don Bosco: “Sarà eletto un nuovo Rettore che avrà cura di voi e della vostra eterna salvezza. Ascoltatelo, amatelo, ubbiditelo, pregate per lui…” (Don Bosco).

Continua la paternità di Don Bosco: dopo Don Pascual Chávez Villanueva, al quale non può che essere rinnovato il ringraziamento, ecco il decimo successore di Don Bosco,  Don Ángel Fernández Artime. Grazie, Don Ángel, per il tuo cuore di buon pastore e per la tua generosità.

L' abbraccio con Don Angel si è trasformato in abbraccio a Papa Francesco che  “ ci ha accolti ed ha benedetto, in noi,  ciascuno di voi e i giovani che il Signore ci affida”.

“Il suo abbraccio è stato espressione di affetto sincero ai figli di Don Bosco e lo stringere le nostre mani nella sua ha rinnovato la nostra adesione filiale al successore di Pietro come Don Bosco volle sempre dai suoi salesiani.”

Quella di Papa Francesco  è stata una parola di stimolo e di incoraggiamento a “ volere bene ai giovani con l’amorevolezza propria del Sistema Preventivo e che rende presente la tenerezza di Dio per i suoi figli più deboli.”

I capitolari sono ormai  pronti a prendere la via del ritorno, ma soprattutto pronti a testimoniare la rinnovata volontà di agire “controcorrente con speranza”, con atteggiamenti evangelici, uniti alla Vite e come tralci nuovi, “impegnati nella ricerca delle periferie ed i deserti dei giovani più abbandonati”.

Pronti a vivere “decentrati”: “il nostro chiostro è il mondo dei giovani in difficoltà e la nostra preghiera sono le nostre mani alzate e la nostra azione impegnata per ridare dignità ai più esclusi”.

Decentrati: in cerca cioè di “altri sguardi che offrano punti di vista differenti e ci aiutino a leggere la realtà al di là di noi stessi”.

Il testo integrale del Messaggio ai Salesiani è disponibile su sdb.org.

Pubblicato il 11/04/2014