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3/4/2014 - Bolivia - Oltre 700 minori hanno una seconda opportunità grazie al “Proyecto Don Bosco”
Foto dell'articolo -BOLIVIA – OLTRE 700 MINORI HANNO UNA SECONDA OPPORTUNITÀ GRAZIE AL “PROYECTO DON BOSCO”

(ANS – Santa Cruz) – Il “Proyecto Don Bosco” sviluppato dai salesiani di Santa Cruz è rivolto a bambini e ragazzi di strada e può contare su vari centri di accoglienza, ostelli e centri diurni dove i minori possono trovare ascolto, cura, affetto e attenzione alle loro necessità.

Ruben aveva 10 anni quando sua madre rimase incinta per la terza volta. Suo padre, allora, li abbandonò; sua madre non poteva lavorare e così Ruben lasciò la scuola e finì per le strade di Santa Cruz. Inizialmente ci passava per andare a lavorare o per chiedere l’elemosina; ma a poco a poco la strada si è impadronita di lui. Così ha iniziato a rubare, a prostituirsi e ad assumere droghe. Suo fratello minore ha iniziato a fare lo stesso. È stato allora che Ruben ha chiesto aiuto e ha incontrato il Proyecto Don Bosco.

In Bolivia sono oltre 4.000 i bambini che vivono per le strade. “Un problema che è in crescita, soprattutto a Santa Cruz. Alla gente facevano paura ed è nata l’idea di nasconderli, di rinchiuderli. Non c’erano istituti che si prendessero cura di loro, né c’erano politiche sociali rivolte ai bambini a rischio. Così, a partire dall’esperienza di accoglienza di Don Bosco, abbiamo iniziato questo progetto”, spiegano i salesiani coinvolti.

Il progetto si compone di varie fasi. “Techo Pinardi” (Tetto Pinardi) è il primo. Si tratta di un centro per minori che può ospitare fino a 70 bambini e che permette loro di trascorrervi la notte. Il suo motto è “non drogarti, non rubare e non picchiare”. Poi c’è “Patio Don Bosco”, un centro diurno dove giocano e ricevono lezione di sostegno e alfabetizzazione, se lo desiderano. La “Granja Farm” (Cascina Moglia) è un centro di transizione per 50 bambini. Tutti i bambini ci vivono e sono in contatto con la natura. Qui cominciano a riprendere contatto con la disciplina e le abitudini del vivere civile per reintegrarsi nella società.

Altri centri di accoglienza sono “Hogar Don Bosco” (Casa Don Bosco), “Mano Amiga” e “Barrio Juvenil” (Quartiere giovanile), che complessivamente accudiscono circa 340 bambini di strada e che offrono anche una buona educazione e consulenza per l’avviamento al lavoro. “Don Bosco en los barrios” (Don Bosco nei quartieri) costituisce l’altra parte del Proyecto Don Bosco, dedicata alla prevenzione e alla cura dei bambini e dei giovani provenienti da famiglie destrutturate.

Su YouTube è disponibile un video sull’esperienza dei bambini e ragazzi di strada in Bolivia.

Pubblicato il 03/04/2014

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