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(ANS – Roma)– Il contesto è sempre quello offerto dalla commissione giuridica, che non fa mancare il lavoro a tutta l'assemblea tra proposte, interventi prenotati per la durata di cinque minuti e altre di tre minuti, tempo adeguato prima delle discussioni e delle votazioni sondaggio, votazioni con iuxta modum e poi quelle definitive.
Possibilità di studio, confronto e partecipazione, corresponsabilità più ampia possibile: sono gli elementi che non mancano nel processo capitolare prima di giungere a una deliberazione.
Nelle ultime giornate le prime votazioni definitive che hanno confermato le indicazioni contenute in alcuni articoli delle Costituzioni, come per esempio: la durata in carica di 6 anni per il Rettor Maggiore ed i membri del Consiglio generale; la possibilità di eleggere il Rettor Maggiore soltanto per un secondo sessennio consecutivo; la possibilità di eleggere il Vicario del Rettor Maggiore, i Consiglieri di settore, i Consiglieri regionali soltanto per un secondo sessennio consecutivo nel medesimo incarico; i compiti assegnati ai Consiglieri regionali dall’articolo 140 delle Costituzioni; la modalità di elezione del Rettor Maggiore; la modalità di elezione del Vicario del Rettor Maggiore.
L' Assemblea capitolare ha anche confermato che i consiglieri incaricati di settori speciali sono: il consigliere per la formazione, il consigliere per la pastorale giovanile, il consigliere per la comunicazione sociale, il consigliere per le missioni e l’economo generale.
Il Capitolo ha anche deliberato che la elezione dei Consiglieri di settore sia preceduta da un discernimento da parte dei confratelli capitolari suddivisi per regioni, sulle principali sfide del settore e sul profilo del candidato. Questo processo di discernimento si conclude con la proposta all’Assemblea di un candidato della propria regione ed uno al di fuori della propria regione, individuati con votazione a scrutinio segreto. Per procedere con questa modalità sarà modificato l’articolo 127 dei Regolamenti generali.
Una novità di rilievo è per l’articolo delle Costituzioni che attribuisce al Vicario del Rettor Maggiore il compito di animare la Famiglia Salesiana. Il CG 26 aveva chiesto che venisse fatta una verifica e, di conseguenza, l' assemblea capitolare ha eliminato l'attribuzione di questo compito al Vicario del Rettor Maggiore e ha istituito un Segretariato centrale per la Famiglia Salesiana, direttamente dipendente dal Rettor Maggiore, a norma dell’articolo 108 dei Regolamenti.
Con questa scelta, l' Assemblea ha ribadito che “il riferimento carismatico unico dell’intera Famiglia Salesiana è il Rettor Maggiore in quanto successore di Don Bosco”.
Il Capitolo ha voluto così deliberare perché “un Segretariato centrale istituito dal Capitolo Generale e dipendente direttamente dal Rettor Maggiore può meglio assicurare tale legame in forma stabile e con maggiore disponibilità e continuità di tempo da parte delle persone chiamate a comporre il Segretariato”.
Questo Segretariato ha il compito di animare la Congregazione nel settore della Famiglia Salesiana; promuovere la comunione dei vari gruppi, rispettando la loro specificità e autonomia; orientare ed assistere le ispettorie affinché nei loro territori si sviluppino, secondo i rispettivi statuti, l’associazione dei Salesiani Cooperatori, il movimento degli Exallievi, l’ADMA.
Pubblicato 22/03/2014