(ANS – Bruxelles) – Il Don Bosco International (DBI), il 4 Marzo 2014, ha partecipato presso il Parlamento Europeo a Bruxelles ad un dibattito organizzato dalla European Civil Society Platform on Lifelong Learning (EUCIS-LLL), sul potenziale delle nuove tecnologie per l’istruzione e la formazione.

A Settembre 2013 la Commissione Europea aveva pubblicato una comunicazione dal titolo “Aprire l’istruzione: tecniche innovative di insegnamento e di apprendimento per tutti grazie alle nuove tecnologie e alle risorse didattiche aperte” che definiva un’agenda europea sulla materia e proponeva azioni per ampliare maggiormente i contesti di apprendimento ai fini di un’istruzione di migliore qualità ed efficacia.

Il documento mirava in tal modo a perseguire gli obiettivi della strategia Europa 2020 per promuovere la competitività e la crescita dell’UE attraverso una manodopera più qualificata e una maggiore occupazione, proponendo in particolare di:

• aiutare istituti d’istruzione, insegnanti e allievi ad acquisire competenze e metodi di apprendimento digitali
• sostenere lo sviluppo e la disponibilità delle risorse didattiche aperte
• connettere le classi e introdurre dispositivi e contenuti digitali
• sensibilizzare tutte le parti interessate (insegnanti, discenti, famiglie, partner economici e sociali) sul potenziale delle tecnologie digitali nell’istruzione.

Nello stesso mese è stato anche lanciato il portale Open Education Europa, finalizzato a sostenere gli utenti nella ricerca di risorse educative gratuite e a migliorare la visibilità delle molte risorse di alta qualità prodotte in Europa.

Ad oggi sono ancora molte le azioni ancora da intraprendere per concretizzare le raccomandazioni dell’Unione Europea in materia di apprendimento digitale. L’evento del 4 Marzo ha avuto quindi lo scopo di fare il punto sui recenti sviluppi politici europei e approfondire la riflessione sul futuro dell’educazione.

A Livello Europeo, la Commissione dovrebbe fornire, innanzitutto, finanziamenti per le istituzioni che operano in questo settore, attraverso i nuovi programmi Erasmus+ e Horizon2020; e sarà anche organizzato un vertice europeo sull’educazione.

Nei singoli paesi gli Stati membri, che mantengono la competenza in materia, dovranno mostrare la volontà politica di trasmettere questo impulso attraverso vere e proprie politiche nazionali.

Il Don Bosco International, a livello europeo s’impegna ad insistere sulla necessità di non lasciare indietro nessuno e ad investire su un’educazione che formi prima di tutto la persona umana, poi il cittadino ed infine il professionista; e a livello nazionale terrà i contatti con le realtà salesiane per informare sulle opportunità europee e sulla direzione politica delle istituzioni europee.

Pubblicato il 19/03/2014