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25/2/2014 - Italia - CG27: Pellegrinaggio sui luoghi salesiani. Terza giornata
Foto dell'articolo -ITALIA – CG27: PELLEGRINAGGIO SUI LUOGHI SALESIANI. TERZA GIORNATA

(ANS – Torino) – Con la terza giornata torinese i membri del 27° Capitolo Generale dei Salesiani hanno vissuto un momento “ponte” fra la memoria delle origini e l’impegno imminente riguardante la Congregazione. Dopo le giornate ai Becchi e a Valdocco, si sono immersi nella realtà di “San Giovannino”, densa di rimandi alle prime sfide dell’evoluzione dei Figli di Don Bosco, da piccolo gruppo di seguaci di un santo a testimoni nel mondo di quella santità.

La chiesa di San Giovanni Evangelista – dove i partecipanti al CG27 si sono recati nella mattinata di ieri, 24 febbraio – costituì il luogo in cui il I successore di Don Bosco, don Michele Rua, sviluppò come una “clonazione” del primo oratorio: egli voleva riproporre integralmente lo spirito del Fondatore in una presenza che riproponesse fedelmente il vissuto di Valdocco. Fu una scommessa vinta, al punto che da lì il nuovo Rettor Maggiore e i suoi confratelli presero il coraggio di portare il Sistema Preventivo nel resto d’Europa e nel mondo.

Ritrovare la stessa spinta propulsiva è il compito che ancora una volta la Congregazione si trova dinnanzi. Si tratta di ascoltare lo Spirito per discernere fra le diverse sfide che si affacciano nel mondo giovanile e accrescere la propria capacità di diventare il più possibile trasparenti per far emergere l’amore di Cristo.

Lasciata la chiesa di San Giovanni Evangelista, i capitolari hanno raggiunto a fine mattinata il santuario della Consolata, dove mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, ha presieduto l’Eucaristia. Con una gratitudine speciale ai Salesiani nello svolgimento del suo ministero, con l’eco ancora viva del pellegrinaggio dell’urna di Don Bosco – che è stata vissuta come momento di tutta la Chiesa e non solo della Congregazione – e con la prospettiva della celebrazione a Torino del bicentenario della sua nascita, l’arcivescovo ha richiamato la condizione giovanile di oggi e la necessità che famiglie, educatori e insegnanti si facciano carico dell’educazione dei ragazzi.

Don Pascual Chávez ho potuto ancora una volta constatare l’affetto, oltre che la stima, che circonda i Figli di Don Bosco. Un toccante momento si è vissuto al termine della celebrazione, con la sosta dei celebranti davanti alla tomba di San Giuseppe Cafasso nell’atrio del santuario. I Salesiani hanno attestato ancora una volta l’importanza di questo umile e autorevole sacerdote diocesano, che fu vero maestro, guida e sostenitore, anche dal punto di vista materiale, di Don Bosco.

Si è così concluso per i partecipanti al Capitolo Generale 27 dei Salesiani il pellegrinaggio sui luoghi di Don Bosco. Nel primo pomeriggio di ieri i membri del CG27 hanno intrapreso il viaggio di ritorno a Roma.

Pubblicato il 25/02/2014

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