(ANS – Roma) – Con il benvenuto di don Adriano Bregolin, Vicario del Rettor Maggiore, si è aperta la XXXII edizione delle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana (GSFS). Quest’anno, l’ultimo del Rettorato di Don Pascual Chávez, i partecipanti sono circa 400, in rappresentanza di 28 gruppi della Famiglia Salesiana.

“Tre percorsi distinti e al tempo stesso intrecciati tra di loro”. Con queste parole don Bregolin ha presentato i cammini di approfondimento sviluppati negli ultimi 3 anni in preparazione del Bicentenario della nascita di Don Bosco, prima di lasciare la parola a Tullio Lucca, Presidente Mondiale dell’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA) che ha moderato la prima sessione delle GSFS 2014.

Successivamente è intervenuto don José Luis Plascencia, docente all’Università Pontificia Salesiana, che attraverso la sua relazione dal titolo “Incontro con Gesù di Nazareth” ha approfondito la figura di Gesù e la sua realtà umana: “Solo prendendo sul serio la morte del Signore, possiamo basare la nostra fede cristiana sulla sua risurrezione, azione trinitaria per eccellenza: Dio ha risuscitato Gesù per la forza del suo Spirito”.

Due giovani animatori, Luisa Bertiato e Renato Cursi, hanno poi presentato le loro testimonianze su come la spiritualità salesiana li abbia sostenuti e accompagnati nella vita. Il giovane Cursi, in particolare, ha identificato 3 principali doni ricevuti nella sua vita grazie alla spiritualità salesiana: “la centralità dei sacramenti; l’importanza del quotidiano; la proposta della santità giovanile”.

Paolo e Marina Surrentino, una coppia di Salesiani Cooperatori attivi in una casa famiglia del centro Italia, hanno condiviso con l’assemblea la loro esperienza tra i giovani adolescenti feriti dalla vita, e hanno manifestato come la spiritualità salesiana abbia costituito una valida bussola per orientarsi e seguire la volontà di Dio anche nelle varie difficoltà affrontate.

In serata, dopo la pausa, è stato proiettato il video della Strenna 2014, cui ha fatto seguito il messaggio della “buona notte” del Rettor Maggiore. “La spiritualità è il dinamismo con cui una persona vive la fede. Questo è la spiritualità: essere abitato dallo Spirito, avere lo Spirito Santo come il grande dinamismo, il grande protagonista della propria vita. E la spiritualità salesiana è un modello di spiritualità cristiana progettato sui giovani. Don Bosco si sentì profondamente immerso nella trama di Dio, per cui accompagnare i ragazzi, accoglierli, parlare con loro, portarli ad un’esperienza… tutto l’insieme era spiritualità. Carissimi fratelli, carissime sorelle della Famiglia Salesiana io vi auguro che di tutti noi si possa dire quello che si è detto di Don bosco: che camminò come se vedesse l’invisibile”.

Su ANSChannel è disponibile una video-sintesi della prima giornata.

Da segnalare, inoltre, che nella giornata di domenica prossima, 19 gennaio, sul sito www.missionidonbosco.tv saranno visibili in diretta streaming l’Eucaristia conclusiva (ore 8:00 GMT+1) e il messaggio finale del Rettor Maggiore (ore 10:00 GMT+1).

La messa sarà trasmessa in differita (12.45 GMT+1) anche dalla televisione satellitare Telepace.

Pubblicato il 17/01/2014