Kenya – Migliaia di profughi alle porte di Kakuma |
Kenya – Le Piccole Comunità Cristiane, e i loro leader, nel campo di Kakuma |
Fotocronaca del 30/12/2013 |
Fotocronaca del 28/11/2012 |
(ANS - Kakuma) – Don Luca Mulayinkal, Direttore della parrocchia salesiana Santa Croce (Holy Cross), presso il campo profughi di Kakuma, dove ci sono oltre 130.000 persone di diverse nazionalità africane, così racconta: “I rifugiati sud sudanesi hanno iniziato ad arrivare al campo profughi di Kakuma a partire dal giorno in cui sono cominciati i disordini in Sud Sudan”.
Un totale di 2273 sono arrivati alla fine del 3 gennaio 2014. Moltissimi sono per strada. Ho incontrato un certo Gabriel proveniente dallo Stato di Jongle e che era studente qui al Don Bosco Kakuma nel 2005. Sta lavorando per una ONG in Sudan. Egli è venuto con la madre, la moglie e i figli. Riuscì a viaggiare in auto. Mi ha detto che molti si stanno muovendo a piedi.
Ci aspettiamo che il numero aumenti nei prossimi giorni. Per il momento, dato che non c'è posto, l’Alto Commisariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha individuato alcune scuole per ospitare questi nuovi arrivati in cerca di asilo. Hanno bisogno di tutto: dal cibo al vestiario, dall’alloggio all’acqua… Questo è il momento di rispondere a tale crisi, se c'è qualcosa che vogliamo fare. L'UNHCR e le agenzie sono sopraffatte".
I salesiani da molti anni lavorano nel Campo profughi con i giovani attraverso la formazione e con l'apostolato tra loro per la crescita umana e spirituale.
Pubblicato il 6/01/2014