“Siete la speranza di Dio e la nostra speranza, per questo vi amo tanto”, è stata una delle tante frasi che il Rettor Maggiore, Don Pascual Chávez, ha rivolto alle centinaia di giovani del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) del Cile, con il quale si è incontrato la sera di sabato 26 marzo presso il Centro Educativo Salesiano Alameda.
Quattro rappresentanti dei giovani hanno rivolto alcune domande al Rettor Maggiore: quali siano i progetti formativi per i giovani del MGS che diventano adulti; come aiutare i giovani lontani dalla fede; quali le modalità per approfondire la vita spirituale; e come egli, in qualità di Superiore Generale della Congregazione salesiana ha affrontato i casi di abusi sessuali.
Su questo ultimo punto il Rettor Maggiore ha definito il problema come “molto triste” e ha chiesto perdono ai giovani per i comportamenti e per la mancanza di fedeltà di alcuni suoi fratelli. Richiamando le parole del Santo Padre, ha osservato che nemmeno nei tempi di persecuzione la Chiesa aveva sofferto tanto, attestando di stare molto male di fronte a quei genitori che, avendo affidato i loro figli nelle mani dei Salesiani, poi vengono delusi.
Il Rettor Maggiore ha ricordato che la Chiesa non è fatta solo dai sacerdoti, ma che è un organismo che ha Cristo come capo, il corpo composto da tutti i fedeli, e Maria come madre. Don Chávez ha incoraggiato i giovani a dare un senso alla propria vita, scoprendo che la vita è vocazione e, smettendo di essere solo dei consumatori, diventare creativi, alla ricerca di alti ideali che possano lasciare un segno positivo.
Terminato l’incontro con i giovani, il Rettor Maggiore si è riunito con i rappresentanti dei gruppi della Famiglia Salesiana del Cile. Ricordando il passaggio dell’urna di Don Bosco, avvenuta nell’estate del 2009, ha promesso di ritornare in Cile il prossimo anno.
Il IX successore di Don Bosco, sintetizzando il cammino proposto dalle Strenne degli ultimi anni, ha ricordato le 5 sfide alle quali è chiama la Famiglia Salesiana: credere, amare e difendere la vita sin dal suo concepimento; difendere l’istituzione della famiglia; curare l’educazione dei giovani; portare i giovani a Cristo; ed essere aperti alla vita come vocazione.
L’incontro si è concluso con una messa presieduta dal Rettor Maggiore e concelebrata dai membri del Consiglio Generale, dall’Ispettore del Cile, don Leonardo Santibañez, da alcuni suoi Consiglieri e da altri salesiani delle varie opere dell’Ispettoria. Presenti anche il vescovo di Arica, mons. Héctor Vargas, e il vescovo emerito di Punta Arenas, mons. Tomas Gonzalez.
Pubblicato il 29/03/2011
