Accompagnato da don Sylvain Ducange, nuovo Visitatore di Haiti, e al suo predecessore, don Charles Jacques, Don Chávez ha raggiunto Cap-Haitien, e di qui Fort Liberté dove ha visitato l’opera salesiana, una scuola professionale, oggi l’unica ad avere in Haiti un corso di formazione per infermieri; l’altra è stata distrutta dal terremoto seppellendo tutto il personale in formazione.
Qui ha presieduto una Eucaristia con i rappresentanti della Famiglia Salesiana. Ritornato a Cap-Haitien ha visitato la scuola agricola “Don Bosco”, intrattenendosi con i ragazzi. A loro ha ricordato che acquisire una professionalità nella vita “trasforma il deserto in un bosco”.
Queste località non sono state raggiunte dal sisma del 12 gennaio. Anche le opere salesiane sono integre.
Nel primo pomeriggio, ritornato a Port-au-Prince, il Rettor Maggiore ha visitato la scuola professionale di Gressier, a 70 km dalla città, fortemente danneggiata dal sisma. Dopo la ricognizione tecnica è stato accertato che sarà necessario radere tutto al suolo e ricostruire.
A Thorland, sobborgo di Port-au-Prince, a 12 km dalla capitale Don Chávez ha visitato la sede del prenoviziato. Qui due pareti della grande palestra sono cadute, una palazzina di tre piani, sede del centro giovanile, è collassata afflosciandosi su se stessa. I Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice, avendo le rispettive opere contigue, hanno messo a disposizione i campi e i cortili per l’accoglienza degli sfollati. Grazie alla Protezione civile messicana e alla collaborazione dei Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice a Thorland è operativo un campo di accoglienza per 12.000 persone.
Sotto un tendone improvvisato il Rettor Maggiore ha incontrato i giovani e le loro famiglie. La gioia e la tristezza hanno tessuto le trame dell’incontro. Visibilmente commosso, ha incoraggiato i presenti a impegnarsi per far risorgere Haiti. Il suo appello, “Haiti deve rinascere”, è risuonato ancora una volta. Rivolgendosi ai Salesiani e alle Figlie di Maria Ausiliatrice ha detto “Sono fiero di voi per la disponibilità e l’opera di assistenza che state attuando qui tra questa gente”.
Pubblicato il 14/02/2010