“Ogni anno ne prendiamo 400 perché si disintossichino dal clima di violenza dei campi profughi e imparino un mestiere per la vita. 1200 ragazzi del Darfur hanno già fatto il corso tecnico e ricevuto il diploma e una preziosa cassetta di attrezzi per il lavoro che hanno appreso. Molti di loro hanno già trovato una occupazione. I capi tribù con una frase lapidaria hanno detto ‘Solo Don Bosco aiuta i nostri ragazzi’.
Padre Donati racconta come tra le diverse ONG impegnate sul territorio, solo poche sono in grado di pensare al futuro dei ragazzi. Tra queste realtà ci sono i salesiani. “È una cosa meravigliosa cercare di ricreare l’Oratorio di Don Bosco sotto altri cieli, in un’altra cultura, con altri ragazzi”.
Insieme alla lettera sono giunti anche alcuni video, girati dal sig. Alessandro Bertocchi, salesiano coadiutore. In essi si racconta come l’Oratorio, voluto da Don Bosco quale luogo di accoglienza e di crescita, si sia impiantato a El Obeid. Su ANSchannel se non stati inseriti alcuni.
Oltre a quelle della fanfara diretta da padre Donati, di particolare interesse sono le immagini che documentano la costruzione dei dormitori per gli allievi di El Obeid realizzati anche grazie alla campagna di solidarietà promossa in Italia nel dicembre 2007 dalla Fondazione Don Bosco nel mondo e abbinata al Concerto di Natale Prodotto dalla Prime Time Promotions.
Ci sono anche due video dell’opera di Wau, il primo della celebrazione della festa dell’Assunta, 15 agosto 2008, il secondo della celebrazione del 25° di presenza delle Figlia di Maria Ausiliatrice in Sudan, del 50° di professione di una suora e della professione perpetua di un’altra.
Pubblicato il 19/03/2009