La ricorrenza, in concomitanza con la data di arrivo dei primi tre salesiani nella cittadina laziale, 17 novembre 1928, è stata celebrata con una Eucaristia presieduta da mons. Carlo Chenis, salesiano, vescovo di Civitavecchia-Tarquinia. “Siamo qui per ricordare il passato e progettare il futuro – ha detto il presule - dobbiamo porci in uno stato di crisi, cioè di verifica del nostro operato. I giovani oggi non sanno più distinguere la destra e la sinistra, in termini spirituali, per farsi il segno della croce. Civitavecchia, oggi più che mai, ha bisogno di Don Bosco e dei suoi figli, i Salesiani”.
Alla celebrazione sono intervenuti, oltre i salesiani della comunità, anche alcuni incaricati dell’oratorio degli anni precedenti e i sacerdoti nati vocazionalmente nell’opera salesiana.
“Dopo un periodo di difficoltà, i salesiani si stanno riorganizzando e, anche grazie all`intraprendenza del nuovo parroco, don Enzo Policari, si percepisce una grande voglia di rilancio. – dichiara Marcello Simoni, presidente degli Exallievi di Civitavecchia - Tra poco partiranno i lavori di restauro del teatro Buonarroti, ma quello che più conta è che l`Oratorio è vivo e vuole continuare a offrire valide opportunità ai ragazzi”.
Pubblicato il 25/11/2008