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25/11/2015 - Thailandia - La storia vocazionale di un Salesiano coadiutore
Foto dell'articolo -THAILANDIA – LA STORIA VOCAZIONALE DI UN SALESIANO COADIUTORE

(ANS – Bangkok) – Il sig. Saraphan Kaeser, il più giovane Salesiano coadiutore della Thailandia e la seconda vocazione salesiana del nord del paese, racconta la sua storia vocazionale.

Sono nato in una famiglia cristiana, i miei nonni e i miei genitori si erano convertiti 10 anni prima che io nascessi. Attraverso i miei genitori, ho imparato a conoscere Gesù. Il mio villaggio è abbastanza lontano dalla parrocchia e data la scarsità di sacerdoti, alle volte potevamo partecipare alla messa 2 volte l’anno. (…) Comunque ho imparato dalla mia famiglia come avere una fede profonda e forte.

All’ultimo anno delle elementari già desideravo entrare in seminario, ma i miei genitori volevano che restassi a casa per aiutarli. (...). Un giorno, nella casa di mio nonno, vidi un opuscolo dal titolo “Padre e Maestro dei giovani”. Chiesi a mio zio cosa fosse e lui mi parlò della scuola di cui era exallievo. Immediatamente, mi venne un pensiero. ‘Mi interessa la meccanica e mi piace riparare le automobili, ma, se vado all’Istituto Tecnico Don Bosco di Bangkok non potrò poi entrare in seminario!’. Mio zio mi disse: ‘Se vuoi, si può, perché la scuola è cattolica e dopo il diploma si può entrare in seminario’”.

(…) Mi iscrissi alla scuola salesiana, al corso di meccanica, come internista. Imparavo via via la storia di Don Bosco e mi piaceva leggere su di lui. Andai dal Direttore e gli raccontai il mio desiderio. Da quel giorno prese a insegnarmi personalmente la catechesi. Quindi mi fece scrivere all’Ispettore per avere l’approvazione sua e del suo Consiglio.

Arrivato alla casa di formazione di Banpong incontrai il sig. Chitti, Salesiano coadiutore, che stava con noi formandi. Ci insegnava Tecnologia dell’Informazione. In quel momento, pensai di voler essere come lui. ‘Anche senza essere prete, posso aiutare i giovani della nostra scuola’. Andai a chiedere al mio Direttore: ‘come posso diventare salesiano coadiutore?’. Mi rispose che potevo scegliere durante il Noviziato. Ho scelto di essere un Salesiano Coadiutore perché ho letto la storia di Don Bosco e Giuseppe Buzetti, che voleva lasciare l’Oratorio. Così ho compreso come Don Bosco volesse che i Salesiani Coadiutore fossero parte della Congregazione Salesiana.

A mio parere il contributo specifico del Salesiano coadiutore al carisma salesiano e alla missione è quello di entrare nel mondo dei giovani. La missione del Salesiano coadiutore è quella di aiutare i giovani utilizzando i suoi talenti. Per me, il Salesiano coadiutore, più che il sacerdote, può entrare facilmente nel lavoro sociale per i giovani del mio paese.

In Thailandia la vocazione del Salesiana coadiutore è poco nota e andrebbe promossa, soprattutto tra i giovani, durante i campi, attraverso il Bollettino Salesiano e Internet.

Attualmente in Thailandia si contano 92 Salesiani (51 nativi e 41 missionari), tra cui 13 Salesiani coadiutori.

Pubblicato il 25/11/2015

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