(ANS – Torino) – La giornata di ieri, martedì 11 agosto, ha invitato i ragazzi del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) a riflettere su come essere “come Don Bosco”. Dopo il momento formativo nel PalaRuffini, al mattino, il tema è stato approndito anche nel pomeriggio, attraverso gli itinerari per la città di Torino. Mentre in serata, divertimento e gioia a Valdocco, con la festa dell'MGS Italia.

di Gian Francesco Romano

“Vogliamo vivere sempre di più lo spirito di Don Bosco, e viverlo a livello mondiale!” è la motivazione che ha mosso a partecipare Federica da Macerata, dell'Ispettoria dell'Italia Centrale (ICC); di “festa strabiliante” ha parlato invece Gabriele, anche lui dell'ICC. “Cosa ruberei a Don Bosco? La caparbietà nel credere nei propri sogni e l'allegria nel perseguirli. Perché non c'è cosa più bella che inseguire i propri sogni, con allegria”, afferma il giovane.

E proprio l'allegria è stato il filo conduttore della serata trascorsa ieri da quasi 2000 giovani nei cortili di Valdocco - italiani, ma non solo, dato che alla festa erano rappresentate anche varie Delegazioni dei paesi dipendenti dalle Ispettorie italiane.

Continuamente coinvolti dall'équipe di animazione, i giovani hanno ballato e cantato, ma hanno anche ascoltato con attenzione i vari messaggi a loro rivolti.

Sr Runita Borja, Delegata di Pastorale giovanile delle Figlie di Maria Ausiliatrice, ha portato ai ragazzi il saluto della Superiora Generale, Madre Yvonne Reungoat, e ha lodato l'atteggiamento osservato nei giovani. “Ho visto cosa vuol dire comunione”, ha detto la religiosa.

Successivamente è stato presentato ufficialmente il nuovo logo ufficiale dell'MGS Italia, selezionato dopo apposito concorso dalla Consulta Nazionale MGS e illustrato sul palco dal suo autore, il giovane architetto Alfredo Franciosa. Ispirato al logo del Bicentenario, da cui riprende il motivo di Don Bosco tra i giovani e la Famiglia Salesiana festanti, esso vuole ricordare come Don Bosco sia vivo oggi nella misura in cui è viva la sua Famiglia Salesiana, nelle sue sfaccettature e varietà – simboleggiate dai vari colori.

Per ultimo è intervenuto il X Successore di Don Bosco, Don Ángel Fernández Artime, con la tradizionale “buona notte”. “Don Bosco continua ad essere presente in ciascuno di voi” ha esordito il Rettor Maggiore. Poi, dopo aver sottolineato la specialità di Valdocco e dei luoghi salesiani, ha invitato tutti ad ascoltare la voce del Signore, di Maria e di Don Bosco, sicuro che ciascun ragazzo o ragazza troverà risposte alle proprie domande in questi giorni di festa.

Il Rettor Maggiore ha anche ricordato che Don Bosco era “appassionato di Dio, innamorato della Madonna e appassionato dei suoi giovani” e ha suggerito a tutti coloro che vogliono essere come Don Bosco di imitarlo in tali atteggiamenti; infine ha recitato un'Ave Maria con tutti i presenti, pregando per i ragazzi del Medio Oriente.

Pubblicato il 12/08/2015