(ANS – Monrovia) – Sabato 9 maggio, la Liberia è stata dichiarata libera dall’Ebola, sia dal governo, sia dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dato che nei 42 giorni precedenti non sono stati registrati nuovi casi di persone contagiate dal virus.
Lunedì scorso, 11 maggio, è stato dichiarato dal governo “Giornata nazionale di ringraziamento” e cristiani e mussulmani sono stati invitati a pregare, rispettivamente la domenica e il venerdì successivi, per le vittime del virus; le quali, secondo i dati dell’OMS, sono state oltre 4.700 in Liberia, e 11.005 considerate anche la Sierra Leone e Guinea Conakry.
“Il lavoro non è ancora finito”, ha detto la Presidente della Liberia, on. Ellen Johnson Sirleaf, in visita nelle unità per la cura dell’Ebola nella capitale, Monrovia.
I Salesiani sono presenti in Liberia con due opere, entrambe nella capitale, e nei mesi scorsi si sono largamente adoperati sia per la prevenzione dei contagi, sia per offrire cura e attenzione ai minori rimasti orfani a causa dell’Ebola. Il loro lavoro in tal senso proseguirà ancora per molto tempo, perché per assicurare il vero benessere della popolazione, e in particolare dei minori più bisognosi e svantaggiati, non basta avere una buona salute. Ai bambini e agli adolescenti presenti nei centri salesiani sarà perciò garantito un aiuto integrale per superare i numerosi traumi subiti a causa dell’epidemia e per aiutarli a riprendere in mano le loro vite.
Pubblicato il 13/05/2015