(ANS – Puerto Casado) – “Il Vescovo del Vicariato Apostolico del Chaco Paraguayo, i religiosi, le religiose, i seminaristi e gli operatori pastorali, riuniti nell’Assemblea missionaria ordinaria manifestano la loro preoccupazione riguardo al mitico Cerro León, situato nella regione nord-orientale di Alto Paraguay, territorio affidato dalla Chiesa Cattolica al Vicariato Apostolico del Chaco”. É questo l’inizio di un Comunicato Ufficiale rilasciato ieri, 4 marzo, dal Vicariato Apostolico.
Il comunicato, firmato da mons. Gabriel Escobar Ayala, SDB, elenca tutti gli articoli e gli accordi – costituzionali e internazionali – che proteggono i territori appartenenti ai gruppi indigeni e che sono stati dichiarati dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Oggi, attraverso un disegno di legge, si vuole dimenticare che quelle terre “saranno non pignorabili, indivisibili, non trasferibili, imprescrittibili, non suscettibili di garantire obblighi contrattuali, né di essere affittate” (art. 64 della proprietà comunitaria).
Poi prosegue:
Esprimiamo, come Chiesa particolare e membri attivi della società civile, il nostro ripudio di qualsiasi abuso contro le leggi che garantiscono il diritto alla vita, la conservazione della biodiversità e dei suoi abitanti, i Totobiegosodes della foresta, padroni di questa terra. Allo stessa maniera ripudiamo il disegno di legge con il quale si modifica l’art.18 della Legge 904/81, “Statuto delle comunità indigene”, perché contrasta con la Costituzione Nazionale e gli accordi internazionali sottoscritti dallo Stato paraguayano, come la Convenzione 169 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro.
Ci uniamo a tutta la societàparaguayana e alle popolazioni native nella denuncia di questo abuso e a difesa di queste terre dei popoli indigeni.
Ci impegniamo e invitiamo tutti i missionari e le missionarie impegnati/e con gli indigeni per il loro lavoro pastorale ad accompagnare il processo di risveglio della coscienza critica, per la corretta comprensione della legge e dei progetti di legge che riguardano il diritto degli indigeni al possesso legittimo delle terre.
Esortiamo le autorità dipartimentali e municipali a prendere posizioni chiare davanti a questo progetto di oltraggio alla natura, alla biodiversità e all’habitat delle popolazioni della foresta che vivono volontariamemente in isolamento.
E infine ci uniamo e solidarizziamo con tutta la cittadinanza paraguaiana e nativa nella difesa e protezione del nostro Cerro León, come segno ed emblema ecologico della regione nordorientale di Alto Paraguay.
Gabriel Escobar Ayala, SDB
Vescovo del Vicariato Apostolico del Chaco Paraguayo
Pubblicato il 05/02/2015