(ANS –Versailles) – Giovedì 21 novembre a Versailles don Jean-Marie Petitclerc ha ricevuto il Premio Éthique 2013, promosso dalla rivista francese «Lettre du Cadre Territorial». A conferirglielo è stato il vincitore dell’anno precedente, il famoso chef Thierry Marx.

Il premio Éthique è assegnato a quegli uomini e donne che, con il loro lavoro quotidiano e le loro prese di posizione, contribuiscono a promuovere i valori della tolleranza, del rispetto delle libertà fondamentali e dei diritti umani, della solidarietà e dell’uguaglianza, della non discriminazione. La giuria è composta da funzionari territoriali, ma anche da personalità (giornalisti, imprenditori, politici ...) che lavorano regolarmente con Lettre du Cadre Territorial.

Dopo l’introduzione della cerimonia, da parte di Emmanuel Cattiau, del comune di Magny, e Nicolas Braemer, Caporedattore della rivista, è intervenuto lo chef Marx: “È una grande emozione per me presentare questo premio, perché quando ho iniziato Cuisine et mode d'emploi (un centro di formazione alla ristorazione in un quartiere perfierico di Parigi, ndr) mi sono largamente ispirato alla sua esperienza. [...] E sebbene non ami fare discorsi, adesso è il cuore che parla”.

Nel suo discorso di accettazione don Petitclerc ha voluto in primo luogo ringraziare tutti i suoi collaboratori della sua équipe della comunità di Valdoccò. Ha ribadito l’approccio integrale all’educazione dei giovani, che passa attraverso la terna Famiglia - Scuola - Città, dove la famiglia offre la tradizione, la scuola fornisce la dimensione repubblicana e la città offre la cultura dello stare tra pari. “In ognuno di questi luoghi, i giovani incontrano degli adulti di riferimento; ma spesso invece di lavorare insieme, questi adulti si ignorano o si contraddicono o si discreditano l’un l’altro. Mentre la prima legge del giovane è la coerenza. [...] L’idea di Valdoccò è quello di intervenire in questi tre luoghi. [...] La parola d’ordine a Valdocco è la mediazione , per garantire la coerenza tra gli adulti”.

Ribadendo l’importanza della scuola, don Petitclerc ha interrogato i presenti sulla capacità sistema di istruzione di migliorare le conoscenze dei giovani.

Il salesiano ha infine concluso parlando della necessità di deghettizzare la realtà dei giovani: “Quando un giovane è a scuola con gli stessi ragazzi che incontra per strada, e quando i professionisti dell’animazione portano in vacanza sempre questi stessi giovani, i ragazzi vengono condannati a vivere nel ghetto [...] Abbiamo bisogno di ripensare la politica della città per sfuggire alle logiche del quartiere”.

Pubblicato il 03/12/2013