(ANS – Ljubljana) – I Salesiani in Slovenia hanno da poco celebrato 110 anni di storia. Su questo paese, segnato negli ultimi decenni da grandi trasformazioni sociali e politiche, si sofferma la lente di ANS che di mese in mese sta presentando la realtà salesiana nei vari paesi del continente europeo: un modo per conoscere e capire il Progetto Europa.

Nel 1901, all’epoca del rettorato del beato Don Michele Rua, i primi salesiani giunsero a Ljubljana, tra loro anche alcuni di nazionalità slovena. Fu un evento storico, preparato già da molto tempo: lo stesso Don Bosco ebbe contatti epistolari con alcuni sacerdoti del luogo entusiasti per la sua opera e l’operato dei Salesiani Cooperatori.

Nel tempo sorsero e si svilupparono molte opere salesiane di tipo educativo e pastorale, furono aperte scuole professionali e studentati di vario grado per la formazione dei salesiani. Anche la comunicazione sociale salesiana ebbe un forte impulso. Molti sono stati i salesiani missionari sloveni che hanno contribuito all’evangelizzazione delle genti e allo sviluppo del carisma salesiano in varie parti del mondo.

La seconda guerra mondiale e la successiva dittatura comunista lacerarono la comunità salesiana e ferirono la sua missione. Fedeli alla propria vocazione, una trentina di salesiani furono uccisi durante la guerra e la successiva rivoluzione; molti furono costretti a partire, altri torturati in vari modi... Una volta terminate le violenze, la vita e l’azione salesiana venne ristretta alle sole mura della chiese e delle sacrestie.

Nel 1991, dopo la caduta del muro di Berlino, ha avuto inizio una nuova fase dell’opera salesiana in Slovenia. Molte strutture, confiscate nel caotico periodo della caduta del regime, risultavano ormai inadeguate al lavoro salesiano, ma sono state recuperate con grandi sforzi. Nonostante la breve guerra d’indipendenza, l’avvio dello Stato sloveno e la conseguente situazione generale d’incertezza, il futuro della presenza salesiana in Slovenia ha iniziato ad avere un futuro sereno.

A poco a poco, oltre al lavoro strettamente pastorale nelle parrocchie, sono tornate a fiorire anche varie iniziative di tipo scolastico e sociale, di formazione dei giovani nei centri giovanili connessi alle parrocchie. Oggi l’oratorio estivo è diventato un’occasione di formazione, di sano svago e di crescita nella Fede per i ragazzi di moltissime parrocchie slovene.

Nella sezione SERVICE di ANS c’è un contributo per conoscere la situazione giovanile in un paese profondamente cambiato e nella webTV di sdb.org un video promozionale dell’azione salesiana (in italiano e inglese) e uno del viaggio fatto dal Rettor Maggiore lo scorso anno nell’Ispettoria “Santi Cirillo e Metodio” della Slovenia.

Pubblicato il 01/08/2012