Filippine – Soccorsi dopo il tifone Haiyan: servono cuore, mani e testa |
Filippine – Aggiornamento sulla condizione dei Salesiani dopo il passaggio del tifone Haiyan |
(ANS – Cebu) – Nelle Filippine devastate dal tifone Haiyan è il tempo della conta dei danni e del soccorso a tutti coloro che in vario modo sono stati colpiti da questa calamità. Le Procure Missionarie salesiane si sono attivate per sostenere con solidarietà le operazioni d’aiuto alla popolazione.
Il devastante tifone Haiyan ha lasciato nelle Filippine una stima di circa 10.000 morti, 2.000 dispersi, 600.000 senza tetto e di 10 milioni di persone in qualche modo colpite, delle quali circa quattro milioni sono bambini rimasti privi della loro famiglia. Man a mano che passano le ore, si comprendono meglio le enormi proporzioni della tragedia e le esigenze della popolazione.
Donazioni e aiuti umanitari sono urgentemente necessari per poter consegnare cibo, acqua e altri rifornimenti salvavita alla popolazione colpita. Poiché la comunità salesiana filippina era già presente con delle sue opere nei territori colpiti, i religiosi si sono potuti sin da subito mettere al lavoro per soccorrere i bisognosi e attualmente i 266 missionari salesiani nelle Filippine stono impegnati nelle operazioni di coordinamento degli aiuti. Le opere salesiane a Cebu sono state prescelte come Centro Ufficiale di Aiuto in cooperazione con l’Unità di crisi nazionale e da lì sono già partiti e distribuiti 25.000 kit di emergenza.
“Grazie a Dio e alla sua amorevole cura, alla mia diocesi sono state risparmiate pesanti distruzioni. Una chiesa parrocchiale ha subito danni al tetto. – riporta mons. Precioso D. Cantillas, salesiano, vescovo di Maasin – Così abbiamo mobilitato i nostri fedeli per aiutare le diocesi vicine. Per ora non abbiamo elettricità e probabilmente sarà così per le prossime settimane. La disponibilità di carburanti è limitata, mentre il cibo è ancora disponibile sul mercato locale. Per ora, cerchiamo di raccogliere dai nostri fedeli tanti più aiuti possibili per soccorre i nostri vicini che ne hanno un disperato bisogno”.
“I salesiani erano già li sul posto e perciò in grado di rispondere immediatamente, – sottolinea don Hyde, Direttore della Procura Missionaria Salesiana di New Rochelle – ma hanno bisogno di ulteriore aiuto e noi siamo qui per rispondere alla loro richieste”.
A tal proposito è possibile consultare i siti della Fondazione Don Bosco, del Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, della Procura Missionaria di Madrid e di quella di New Rochelle.
Pubblicato il 13/11/2013