(ANS – Mestre) – Studieranno a Mestre, presso l’Istituto Universitario Salesiano Venezia (IUSVE), gli operatori della comunità di San Patrignano, la più grande comunità di recupero per tossicodipendenti d’Europa. E gli studenti che frequentano l’università salesiana di Mestre potranno svolgere un periodo di tirocinio presso la comunità di San Patrignano, con sede a Rimini. Lo prevede un protocollo d’intesa sottoscritto venerdì scorso, 25 ottobre.
L’intesa, firmata anche dalla Federazione Cnos-Fap (l’ente salesiano che si occupa di formazione e aggiornamento professionale), prevede che lo Iusve diventi il punto di riferimento per la formazione di nuovi operatori, per lo sviluppo professionale e la riqualificazione del personale educativo, tecnico e dirigenziale impiegato a San Patrignano. Dal canto suo Iusve potrà inviare presso la comunità i propri tirocinanti del corso di laurea in Psicologia, in Scienze dell’Educazione e del Master universitario in Criminologia.
Iusve si impegna anche a promuovere, insieme alla Comunità, eventi di carattere scientifico e divulgativo, centrati sulla nuova cultura del welfare e la sensibilizzazione su tematiche di interesse comune. Mentre il Cnos-Fap, in collaborazione con IUSVE, metterà a disposizione la propria esperienza per sviluppare l’offerta di formazione professionale a favore degli ospiti della comunità.
Un altro tema dell’intesa riguarda l’ambito della formazione post-secondaria, con la creazione presso S. Patrignano di un percorso di specializzazione professionale accreditato, un “polo formativo” pilota per i servizi alla persona, al quale l’università salesiana offrirà il proprio supporto.
“Siamo felici di collaborare con una realtà come quella di San Patrignano, che rappresenta una delle più significative esperienze in Italia e in Europa nel campo dell’azione educativa e sociale per le tossicodipendenze”, afferma il preside di Iusve, prof. Arduino Salatin. “Sicuramente costituirà per noi un confronto stimolante e proficuo, vista anche la disponibilità manifestata a partecipare a percorsi di ricerca-azione e di formazione degli operatori, dove potremo sicuramente offrire le nostre migliori competenze scientifiche e culturali”.
“Si tratta per noi di una collaborazione fondamentale che ci permette di fare un ulteriore passo avanti – spiega Antonio Tinelli, coordinatore del comitato sociale alla guida di San Patrignano – Iusve ci permetterà di formare sia dei nuovi educatori, sia i ragazzi in percorso offrendo loro uno strumento in più per quando si reinseriranno nella società. Oltre a questo potremo mettere la nostra esperienza al servizio dei tirocinanti universitari, un’occasione in più per la nostra Comunità per aprirsi all’esterno”.
Pubblicato il 28/10/2013
