(ANS – Madrid) – Si celebrano in questa settimana due eventi internazionali strettamente correlati tra loro: oggi, 16 ottobre, è la Giornata Mondiale dell’Alimentazione; domani è la Giornata Internazionale per lo sradicamento della povertà. Entrambe sono promosse dall’ONU.

La fame e la povertà vanno di pari passo. Il fatto che ogni giorno nel mondo muoiano per fame circa 25.000 persone è qualcosa che non si può e non si deve ignorare. A queste vanno aggiunti gli 815 milioni di individui che vivono in stato di denutrizione. Attualmente le immagini di bambini che muoiono di fame in Etiopia non arrivano nemmeno più nelle nostre case dai notiziari, hanno semplicemente smesso di essere delle notizie, tanto sono divenute abituali.

Eppure i dati dell’ultimo rapporto elaborato dalla FAO sono chiarissimi: 165 milioni di bambini – cioè un bambino su quattro al di sotto dei 5 anni – è malnutrito e non raggiungerà mai il suo potenziale fisico e cognitivo. D’altra parte, 1,4 miliardi di persone sono in sovrappeso e un terzo di loro obese. Due fotografie dolorose di un mondo profondamente diviso.

“Educare un bambino o un giovane affamato è un compito così difficile come cercare di riempire d’acqua una lattina bucata. – spiega il missionario salesiano don Gonçalo Carlos, presentando la sua esperienza a Capo Verde – I bambini vengono a scuola senza colazione, di lunedì può darsi anche che siano a digiuno da 48 ore; è abbastanza comune vedere quanto siano deboli in classe, si addormentano o sono incapaci di assimilare le conoscenza di base. In questa situazione, il supporto nutrizionale che offriamo nella nostra scuola è vitale. Senza di questo il nostro lavoro non avrebbe senso”.

La Procura Missionaria Salesiana di Madrid crede fermamente nell’educazione dei bambini e dei giovani come motore del cambiamento sociale, ma sa anche che nessuno può cambiare il mondo con lo stomaco vuoto. È per questo motivo che la maggior parte delle scuole e dei centri di formazione delle missioni salesiane hanno anche un refettorio che offre almeno un pasto quotidiano ai suoi allievi.

In occasione di queste due Giornate la Procura di Madrid chiede alla comunità internazionale di rafforzare la lotta agli sprechi alimentari che avvengono nei paesi più sviluppati.

Pubblicato il 16/10/2013