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26/9/2013 - RMG - Verso il Capitolo: i risultati della Commissione precapitolare
Foto dell'articolo -RMG – VERSO IL CAPITOLO: I RISULTATI DELLA COMMISSIONE PRECAPITOLARE
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(ANS – Roma) – Con l’elaborazione dello “strumento di lavoro” del Capitolo Generale 27 (CG27) si è concluso, martedì 17 settembre, l’incontro della Commissione precapitolare. Il documento ha recepito i contenuti della lettera di convocazione del CG27 scritta dal Rettor Maggiore e ha sintetizzato i contributi dei vari capitoli ispettoriali. A conclusione dell’incontro della Commissione abbiamo sottoposto alcune domande al Regolatore del CG27.

Come è stato il clima dell’incontro durante questi giorni?

La Commissione ha vissuto in un clima spirituale e fraterno intenso, favorito anche dall’accoglienza e dalla presenza del Rettor Maggiore, del suo Vicario e di alcuni Consiglieri generali, oltre che dalla vicinanza dei confratelli della Casa generalizia. La fraternità ha favorito la condivisione e il confronto, come pure ha alleviato la fatica del lavoro. La Commissione ha vissuto i momenti di preghiera con la comunità; ha partecipato poi alla veglia di preghiera per la pace con il Papa Francesco in piazza San Pietro e ha vissuto un momento di preghiera nella Basilica di San Pietro per l’anno della fede, con la visita guidata alla Sala Regia, alla Cappella Paolina e alla Cappella Sistina del Palazzo apostolico e con la celebrazione Eucaristica insieme alla comunità salesiana del Vaticano.

Quali sono i risultati raggiunti nella stesura finale dello strumento di lavoro?

Un primo risultato conseguito consiste nel contenimento del numero di pagine dello strumento di lavoro, anche come auspicio che il CG27 presenti un testo conclusivo essenziale e incisivo nella formulazione. Nello stesso tempo per ogni nucleo è stato presentato un solo traguardo; ciò può far comprendere meglio e può aiutare i confratelli e le comunità a memorizzare facilmente ciò che la Congregazione intende vivere. Ovviamente l’Assemblea capitolare è sovrana e farà le sue scelte.

E dal punto di vista dei contenuti?

I tre nuclei tematici, “mistici nello Spirito”, “profeti della fraternità” e “servi dei giovani” rischiavano di essere considerati come tre aspetti a sé stanti della nostra vocazione; allora continuava a essere una sfida l’unificazione della vita e il superamento della frammentazione. Mi pare che è stato possibile individuare in alcuni contenuti fondamentali l’unità di vita da realizzare da parte dei confratelli e delle comunità. La prima e più importante realtà da accogliere come dono e vivere come impegno è costituita dalla “grazia di unità”, che consiste in quell’“unico movimento di carità verso Dio e verso i fratelli” (Cost. 3) che unisce in unità vitale fede speranza e carità, attività e preghiera, lavoro e temperanza, contemplazione e azione, il “da mihi animas” e il “cetera tolle”, come pure i tre elementi inseparabili della nostra consacrazione apostolica: la pratica dei consigli evangelici, la comunità fraterna e la missione apostolica. Altri aspetti importanti e trasversali sono costituiti dalla necessità della conversione nella sua triplice caratterizzazione spirituale, pastorale e fraterna; così pure nella figura del direttore come guida spirituale, animatore della fraternità e coordinatore dell’azione pastorale; ed anche nell’apprendimento del discernimento.

Qual è stata la maggiore difficoltà che la Commissione ha riscontrato?

Abbiamo trovato difficoltà a comprendere bene il cambio di metodologia che questo Capitolo chiede; si tratta sempre di una metodologia di discernimento; esso pone al primo posto “l’ascolto” e poi la “lettura”. L’ascolto presenta la realtà della Congregazione nei suoi aspetti fondamentali oggi, ossia ciò che la interpella maggiormente e che le appare più promettente o rischioso per la testimonianza della radicalità evangelica. La lettura presenta le radici, le cause e le motivazioni di quegli aspetti che sono stati rilevati nell’ascolto della realtà. Non è sempre stato facile questo lavoro, ma alla fine mi pare abbiamo raggiunto una qualche comprensione maggiore della metodologia.

E ora qual è il prossimo passo?

Lo strumento di lavoro è in fase di traduzione; sarà inviato poi ai partecipanti al CG27 e sarà fatto conoscere a tutta la Congregazione. Esso potrà essere utilizzato dai confratelli e dalle comunità come sensibilizzazione e preparazione al CG27 e servirà ai capitolari come un ulteriore strumento di studio e riflessione.

Pubblicato il 26/09/2013

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