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11/6/2013 - Guatemala - L’oratorio salesiano si diffonde tra i villaggi Q’eqchi
Foto dell'articolo -GUATEMALA – L’ORATORIO SALESIANO SI DIFFONDE TRA I VILLAGGI Q’EQCHI
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(ANS – San Pedro Carchá) – Il 5 giugno, anniversario dell’ordinazione di Don Bosco (1841), nel villaggio Chiqueleu, nella missione salesiana di San Pedro Carchá, è stato benedetto il primo cortile di un oratorio salesiano Q’eqchi. L’iniziativa, resa possibile grazie alla partecipazione solidale di comunità e religiosi salesiani, fa parte di un progetto più ampio che prevede lo sviluppo di oratori e la formazione degli animatori in tutto il territorio della missione salesiana.

La missione di San Pedro Carchá, a cui è stata affidata una parrocchia di 250.000 abitanti, in vista del bicentenario della nascita di Don Bosco, sta privilegiando i giovani impegnandosi ad aprire oratori nei villaggi Q’eqchi. In poco tempo si è passati da 3 a 9 oratori, e in futuro ce ne saranno altri.

In quest’opera i salesiani non solo soli. L’oratorio di Chiqueleu, infatti, è stato realizzato grazie all’aiuto della parrocchia salesiana di Arese e alla donazione delle offerte del salesiano don Donato Bosco, che ha destinato a questo scopo i doni ricevuti nel giorno della sua ordinazione sacerdotale, avvenuta l’anno scorso. 

Alla benedizione erano presenti don Roger Castillo, don Hector Hernandez, direttore della Missione, don Vittorio Castagna, economo, 4 prenovizi salesiani e, naturalmente, un gran numero di giovani Q’eqchi.

“Molti di loro – spiega don Castagna – dicevano di aver già sentito parlare di oratorio, soprattutto da parte dei salesiani, ma non capivano bene cosa volesse dire la parola ‘oratorio’. Ora invece tutto è differente. Anche loro vogliono essere come Don Bosco e aiutare i giovani più bisognosi, seguendo il Sistema Preventivo nei suoi 4 cardini: famiglia, scuola, cortile e chiesa”.

I giovani si stanno formando grazie a degli incontri mensili tenuti da don Castagna, responsabile degli animatori e del progetto degli oratori. All’ultimo incontro formativo, svoltosi il 7 giugno, erano presenti 25 animatori Q’eqchi, volenterosi e pieni di iniziativa, rappresentanti oltre 60 villaggi. Grazie a Gloria Esperanza Xol Chub, un’animatrice di 25 anni, è sorto l’oratorio dedicato a San Francesco di Sales, nel quale la giovane dedica la maggior parte del suo tempo a 4 bambine orfane.

L’oratorio più lontano dalla missione dei salesiani si trova nel villaggio Tzapur, a 3 ore di distanza, dove non ci sono luce e acqua e la gente vive in estrema povertà. Altri oratori – come quello del villaggio Chiseb, dotato di un telaio a mano – aiutano le bambine povere ad apprendere un lavoro. “Questi oratori sono dei piccoli semi di Valdocco: insieme trasmettono quello spirito che Don Bosco ha voluto comunicare ai suoi giovani” commenta don Castagna.

Pubblicato il 11/06/2013

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