(ANS – Los Teques) – Rispondendo all’invito del Rettor Maggiore, dal 24 al 26 aprile, presso il Liceo San José, la Famiglia Salesiana del Venezuela ha svolto il IV Congresso Pedagogico, volto ad approfondire e a rinnovare il Sistema Preventivo nelle opere salesiane. Oltre 600 gli agenti educativi e pastorali intervenuti, che hanno condiviso il carisma di Don Bosco: la carità educativa del Buon Pastore – come è stato definito nel messaggio del Rettor Maggiore ai partecipanti.

Il tema del Congresso, che era già stato studiato nelle sette conferenze regionali, è stato: “Sistema Preventivo e famiglia: educare per una cultura di Pace”. La preoccupazione per un Venezuela pacificato e unito ha permeato i pensieri e i discorsi tenuti dagli esperti invitati.

Ad organizzare il Congresso è stata la Rete Educativa della Famiglia Salesiana in Venezuela (REFSVEN), composta da: i salesiani don Francisco Méndez e don Alfredo Oliveros; il dott. Aldo Dell’Uomini; sr. Maigualida Rizzo, delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA); la dott.ssa Scampola Aponte, sr. Sandra Garcia, delle Figlie del Divin Salvatore (HDS), e sr. Hidalgo Yolimar, dlle Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria (HHSSCC); e la Salesiana Cooperatrice, Thais Candia, e, in rappresentanza dell’Associazione delle Dame Salesiane (ADS), Karely Guerra e Estela Roa.

Il IV Congresso di Pedagogia Salesiana ha visto la partecipazione alcuni esperti di educazione, salesianità e processi di pace. “Pastorale ed Educazione”, è stato il tema affrontato da don Miguel Ángel García, del Dicastero della Pastorale giovanile. La sua presentazione è iniziata con alcune domande: “Come può la scuola essere un luogo di evangelizzazione? Si può realizzare questa missione in tutta la sua ampiezza? Come possiamo e dobbiamo sforzarci per formare cristiani attraverso il nostro servizio scolastico?” Poi nel suo discorso ha sviluppato i punti principali per comprendere la scuola salesiana come piattaforma efficace di evangelizzazione, e tra questi ha segnalato: l’educazione come luogo e mediazione dell’evangelizzazione; la vocazione al servizio educativo; la formazione professionale; la formazione dei laici e la strategia della corresponsabilità.

La Scuola Salesiana in America (ESA) e la sua proposto per risignificare il Sistema Preventivo sono stati i temi centrali della relazione di sr Ana Julia Suriel, Delegata per la Pastorale giovanile delle FMA delle Antille. La religiosa ha ripercorso le varie riunioni della ESA da Cumbayá I (1994) a Panama (2013), e nelle conclusioni ha poi affermato: “la grande sfida della scuola è quella di educare per la vita... ed è proprio ciò che stiamo provando a fare avviare attraverso il ‘processo di ridefinizione’ avviato dal 1994... Questo tentativo di rileggere e approfondire il Sistema Preventivo coinvolge tutti i membri della Famiglia Salesiana, nella quale, oggi più che mai, si riconosce e valorizza il coinvolgimento dei laici”.

Don Alejandro Moreno, col suo intervento su “Sistema Preventivo e famiglia in Venezuela” ha presentato le peculiarità della famiglia popolare venezuelana, un modello che si ripete in vari settori di altri paesi latinoamericani; successivamente ha anche mostrato come il Sistema Preventivo sia adatto a queste realtà e diventi un elemento facilitatore dell’educazione dei bambini e dei giovani degli ambienti popolari.

“Non è il momento per educatori abitudinari, sottomessi, pusillanimi o che si ritraggono davanti alle immense sfide che dobbiamo affrontare. Questi sono tempi per educatori coraggiosi, creativi e valorosi, in grado di superare le difficoltà... Perché la ricchezza e la bellezza più importanti del Venezuela sono il suo popolo. E il compito dell’educazione è quello di coltivare e nutrire questa ricchezza; cioè, in ultima analisi, educare significa rendere migliori le persone, per avere un paese migliore”. Così ha esordito il dott. Antonio Pérez Esclarín, che ha parlato di “Educazione alla cittadinanza e la cultura della pace” e affrontato il tema della vocazione ad essere educatori, chiamati ad una missione che trasforma.

A concludere le presentazioni è stato il dott. Fernando Pereira, esponente dell’organizzazione venezuelana per la difesa dei Diritti Umani “CECODAP”, che ha chiesto: “Quanto siamo protesi verso la cultura della pace nelle istituzioni educative?”. Egli ha così incentrato il suo discorso sulla violenza scolastica e offerto quattro “sostegni” per far fronte a questa realtà: formazione, partecipazione, coordinamento interno ed esterno, e continuità.

Il IV Congresso ha previsto anche la presentazione di esperienze di successo nella pastorale e nella formazione da parte di ogni gruppo della Famiglia Salesiana. Le FMA hanno mostrato quattro esperienze: una per i docenti: “Formazione al Sistema Preventivo”; un’altra per i giovani: “leadership studentesca e volontariato”, un’altra ancora per le famiglie: “Famiglia in Azione”; e l’ultima per le scuole: “Piani curriculari dal punto di vista delle competenze”.

Da parte dei salesiani sono state esposte le esperienze de “La Formazione Sistematica nelle opere educative”, “Esperienze Missionarie”, “Negoziazione del conflitto” e “Giovani imprenditori nella formazione lavorativa”.

Le Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria hanno raccontato la loro esperienza di “Evangelizzazione comunitaria”; le Figlie del Divin Salvatore hanno presentato “L’evangelizzazione della Scuola”; mentre le Dame Salesiane erano presenti con l’esperienza “Formazione al lavoro”.

Pubblicato il 10/05/2013