(ANS – Vysne Nemecke) – Giovedì 11 aprile l’urna di Don Bosco è giunta in Slovacchia: 19 i comuni e le città previsti nel programma, che propone incontri e celebrazioni in alcune cattedrali del paese, nell’Università Cattolica e nel carcere minorile di Sučany. Migliaia di giovani stanno partecipando ai vari eventi.

Sulla frontiera, a Vysne Nemecke, c’erano ad attendere l’arrivo dell’urna dall’Ucraina don Karol Maník, Ispettore dei Salesiani, sr Janka Kurkinova, Ispettrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice, il sig. Julo Tomaštík, del consiglio dei Salesiani Cooperatori slovacchi, e molti altri membri della Famiglia Salesiana. Il clima di gioia del comitato di accoglienza ha coinvolto anche gli agenti slovacchi del check-point che hanno voluto partecipare alla cerimonia di benvenuto.

“Questa reliquia è parte della mano destra di Don Bosco. Ciò ha un grande significato. Questa è la mano che ha lavorato, accarezzato e benedetto; oggi è giunta da noi e attraverso di essa giunge a noi anche la sua benedizione. La reliquia ci ricorda la vita di questo grande sacerdote italiano, il suo lavoro e il suo grande sogno di aiutare e di educare i giovani. (…) Vogliamo ritornare alla sua passione, alle sue idee, ai suoi desideri e al suo lavoro per i giovani. Don Bosco, sei il benvenuto tra noi” ha detto don Maník nella circostanza.

In occasione dell’arrivo della reliquia, molti media – anche quelli d’impronta laica e che spesso criticano la Chiesa – hanno presentato con accenti positivi la peregrinazione della reliquia di Don Bosco nel paese. Così mentre il giorno seguente l’urna era in viaggio per raggiungere Humenné, alcuni poliziotti hanno fermato il convoglio e, avendo sentito parlare della reliquia in televisione, hanno chiesto di poterla venerare.

A Humenné ha avuto luogo un grande processione che ha accompagnato l’urna dal centro cittadino alla parrocchia salesiana. In serata, giovani, salesiani e fedeli hanno animato una veglia notturna, con canti, preghiere e lettura delle Memorie dell’Oratorio.

A Prešov, sede di un vasto gruppo di Salesiani Cooperatori – molto attivo anche nell’epoca della pastorale clandestina durante il comunismo – erano in tantissimi ad attendere l’urna. L’evento della peregrinazione della reliquia era stato pubblicizzato anche sui mezzi pubblici della città. E la partecipazione è stata altissima: “sabato 13 aprile, solo nelle ore del mattino, sono venute a salutare Don Bosco oltre 5000 persone” ha raccontato don Stanislav Seman, direttore della comunità locale.

Domenica 14 aprile l’urna è stata portata a Košice, la seconda maggiore città del paese. L’arcivescovo mons. Bernard Bober ha celebrato la messa nella Chiesa del Signore Risorto, nel quartiere rom di “Luník IX”. I giovani Rom hanno presentato molte preghiere personali al Signore, per intercessione di Don Bosco; durante la celebrazione, una ragazza ha presentato all’arcivescovo la sua richiesta di consacrarsi a Dio e di dedicare la sua vita ad accompagnare i Rom di Košice.

“Don Bosco attira molti, Don Bosco unisce e la sua santità affascina”, ha commentato don Maník.

Pubblicato il 16/04/2013