(ANS – Bruxelles) – Lo scorso 15 marzo don Fabio Attard, Consigliere Generale per la Pastorale giovanile salesiana, ha partecipato all’Assemblea generale del “Don Bosco International” (DBI). Tale ONG, con sede a Bruxelles, rappresenta i Salesiani di Don Bosco in organismi quali l’Unione Europea e il Consiglio d’Europa.
Il DBI offre ai Salesiani una piattaforma per il dialogo ai più alti livelli delle istituzioni europee, lì dove vengono discussi i temi transnazionali e sono formulate le linee d’azione politica, così che i Salesiani possano rafforzare la voce dei giovani poveri, abbandonati e in pericolo.
La missione affidata al DBI concretizza la riflessione del Rettor Maggiore espressa nel messaggio della Strenna 2013, quando afferma che “chi è veramente preoccupato della dimensione educativa cerca di influire attraverso gli strumenti politici, perché essa sia presa in considerazione in tutti gli ambiti: dall’urbanizzazione e dal turismo fino allo sport e al sistema radiotelevisivo, realtà in cui sovente si privilegiano i criteri di mercato”.
Il DBI dona visibilità alle varie iniziative delle Ispettorie salesiane d’Europa. Come ogni altro organismo della rete salesiana nel mondo, il DBI si propone di servire, difendere e sostenere i giovani e di farlo assieme a loro, rivolgendosi in particolare a quelli poveri, a rischio o svantaggiati, garantendo i loro diritti alla loro cura, alla protezione e ad una formazione integrale; e al tempo stesso affronta attivamente i temi della povertà, dell’esclusione sociale e della discriminazione, promuovendo i diritti dei bambini e lo sviluppo integrale della persona umana.
Tra i temi in agenda per quest’anno ci sono i vari canali attraverso cui il carisma salesiano – nelle sue diverse espressioni culturali ed educative oggi presenti in Europa – può impegnarsi a fronte dei temi più urgenti che preoccupano l’Unione Europea e le Nazioni Unite a Ginevra. Temi che implicano strategie per il ripensamento dell’educazione e il sostegno ai giovani, come ad esempio l’iniziativa Youth Guarantee (per l’impiego, l’educazione o la formazione per l’inserimento lavorativo dei giovani); o che affrontano le possibilità di gestione dei risvolti sociali della crisi economica, come l’European Sunday Alliance (la rete di enti che promuove la domenica senza lavoro in Europa).
Come parte di una rete di partner salesiani presenti in 14 Stati membri dell’Unione Europea, il DBI rappresenta il lavoro svolto dai Salesiani in 406 centri educativi, che servono 182.500 giovani attraverso l’educazione formale, e un numero sterminato di altri giovani all’interno delle varie strutture predisposte per il bene dei ragazzi.
Consapevole della vasta gamma di opere attive nelle Ispettorie, il DBI intende in particolare rivolgere un appello a tutti i Salesiani che a livello locale lavorano con gli immigrati e gli altri giovani in qualsiasi modo esclusi o a i margini della società, invitandoli ad aiutare il DBI nella sua azione di tutela e sostegno, confidando nel fatto che lo stesso Don Bosco non avrebbe voluto nulla di diverso da questo.
Pubblicato il 28/03/2013
