(ANS – New York) – La Commissione sullo Sviluppo Sociale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) si è riunita presso il Palazzo di Vetro di New York dal 6 al 15 febbraio. Anche in quest’occasione non è mancato il contributo salesiano alle riflessioni.
Tema prioritario è stato “Responsabilizzare le persone per conseguire l’eradicazione della povertà, l’integrazione sociale e la piena occupazione e un lavoro dignitoso per tutti”, un tema che ha raccolto in se varie finalità: proseguire i lavori della Conferenza di Rio+20, preparare la revisione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, elaborare l’agenda per lo sviluppo per il post 2015 e progettare gli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Il 5 febbraio si è svolto un Forum della Società Civile dal titolo: “La società civile: promuovere la responsabilizzazione delle persone per realizzare gli obiettivi di sviluppo sociale”, inerente il tema prioritario della Commissione e che ha affrontato anche altre questioni importanti, come la disabilità, i giovani, gli anziani e le famiglia. La Commissione ha inoltre esaminato vari rapporti che il Segretario Generale ha scritto su ciascuno di questi temi ed i partecipanti hanno avuto la possibilità di rispondere ai rapporti e di offrire le prospettive specifiche dei singoli paesi su tali argomenti.
Don Thomas Brennan e don James Berning hanno rappresentato i Salesiani presso la Commissione, partecipando ai dibattiti e parlando in favore della gioventù. Don Brennan, in particolare, in qualità di rappresentante dei Salesiani presso le Nazioni Unite, è stato uno dei principali artefici del documento Dichiarazione della Società Civile. Tra gli argomenti che figurano nella dichiarazione ci sono il bene comune, la dignità e i diritti umani universali, la partecipazione, la responsabilizzazione di tutte le persone e l’impegno verso l’eliminazione della povertà. L’attività dei salesiani con i non vedenti a Bangkok è stata anche portata come esempio di una pratica efficace per la responsabilizzazione degli individui.
Osservando che “la discriminazione è debilitante, degradante e paralizzante per gli individui e le società. Crea tensioni, lotte e conflitti, dato che gli individui sono privati dei loro diritti fondamentali” don Brennan ha presentato una dichiarazione scritta alla Commissione, inerente i diritti di chi appartiene a segmenti sociali esclusi o emarginati, in particolare a chi convive con il virus HIV. In quest’intervento è presente anche una breve descrizione del programma salesiano Love Matters, che da anni ottiene buoni risultati tra i giovani del Sud Africa.
Per l’ultimo giorno di riunione della Commissione, sabato 16 febbraio, i salesiani hanno promosso l’evento a latere “Responsabilizzare le persone affette da HIV, eliminando stigma e discriminazione”. Organizzata e moderata da don Brennan, con l’agenzia dell’ONU per il contrasto all’AIDS (UNAIDS), il “Positive Justice Project”, e il Comitato delle ong in materia di HIV/AIDS in qualità di partner, la tavola rotonda ha affrontato i seguenti temi:
Pubblicato il 19/02/2013
