(ANS – Tunisi) – Chokri Ben Mustapha Bel Sadek Mesteri, il falegname 45enne accusato dell’omicidio di don Marek Rybinski, sdb, (1977-2011), è stato condannato dalle autorità giudiziarie della Tunisia alla pena dell’ergastolo. Don Rybinski, missionario originario della Polonia, era stato trovato sgozzato il 18 febbraio 2011 in un deposito della scuola salesiana di Manouba.
La sentenza è stata resa nota venerdì scorso. Come è stato diffuso dall’Agenzia Fides, i tempi del processo si sono allungati perché negli ultimi mesi, seguendo la strategia difensiva suggeritagli dai suoi avvocati, il condannato aveva provato a ritrattare le precedenti ammissioni di colpa, parlando di confessioni estorte sotto pressione.
Don Rybinski era stato ucciso per una banale questione di soldi. L’assassino aveva chiesto un prestito di duemila dinari tunisini (circa 1000 euro) per acquistare del materiale per un lavoro che gli era stato commissionato. Poi aveva speso il denaro per altre cose. Il salesiano aveva poi richiesto la restituzione del denaro della scuola. A quel punto il falegname aveva aggredito il sacerdote colpendolo ripetutamente con violenza con un oggetto contundente sulla nuca e al collo.
Proprio in quei giorni, l’esito della cosiddetta “rivoluzione dei gelsomini” era ancora incerto e la Tunisia continuava a essere scossa da proteste e scontri tra la polizia e i manifestanti. In quel clima il barbaro assassinio del sacerdote polacco aveva alimentato le preoccupazioni intorno alla sorte dei cristiani in un mondo arabo dove i vecchi equilibri iniziavano a saltare.
Pubblicato il 09/01/2013