(ANS - Addis Abeba) - I Delegati Ispettoriali per l'Animazione Missionaria (DIAM) della Regione Africa Madagascar si sono incontrati presso la sede della Visitatoria di Addis Abeba dal 10 al 12 novembre. L’incontro, che ha avuto un carattere prevalentemente formativo, è stato animato dal Consigliere per le Missioni, don Václav Klement e dal suo collaboratore don Alfred Maravilla. Tema centrale: rafforzare la cultura missionaria nell’Africa salesiana.

Quello di Adis Abeba è stato il primo raduno dei DIAM dell’Africa dopo quello del 1997, quando l’allora Consigliere per le Missioni, don Luciano Odorico, e don Antonio R. Tallon, procedevano alla stesura del Manuale per l’Animazione missionaria.

L’Africa conta la presenza più numerosa di salesiani missionari ad gentes provenienti da altri continenti (circa 400 su oltre 1400 salesiani). A questi si aggiungono, anche se per brevi periodi, giovani salesiani in formazione che svolgono il loro tirocinio nelle frontiere missionarie come, per esempio, in Sudan e Angola. L’Africa, nel contempo, da meta missionaria è diventata madre di missionari. Le Ispettorie di questa regione, infatti, hanno inviato ben 40 missionari ad gentes, di questi 18 fuori continente.

Per questo è forte l’esigenza di rafforzare negli ambienti salesiani una cultura missionaria che aiuti a volgere lo sguardo fuori il continente; impegno emerso al termine della Visita d’Insieme alla Regione Africa-Madagascar dello scorso febbraio.

L’incontro di Addis Abeba ha visto i DIAM impegnati nello studio e approfondimento del “Manuale del Delegato Ispettoriale dell'Animazione Missionaria” e della bozza “Formazione missionaria dei Salesiani di Don Bosco”. “Costruire una cultura missionaria ci mette in sintonia con la Chiesa universale, che ‘per sua natura è tutta missionaria e in cui tutti sono impegnati nella missione universale’”, ha detto don Klement citando il Decreto del Concilio Vaticano II “Ad Gentes”.

Durante i tre giorni sono state condivise le buone pratiche esistenti nelle circoscrizioni africane: gruppi missionari; équipe di animazione missionaria dell’Ispettoria Africa Occidentale Francofona composta da sette paesi; lavoro in rete con la Chiesa locale; l’aspetto comunicativo dell’animazione missionaria; la formazione missionaria dei giovani salesiani e l'accompagnamento dei volontari missionari.

I DIAM sono stati entusiasti di contribuire alla costruzione di una cultura missionaria nelle ispettorie africane, impegnandosi a coinvolgere più salesiani con gruppi missionari nelle parrocchie, oratori e scuole. Le frontiere missionarie dell’Africa sono caratterizzate dal Primo Annuncio di Cristo in tutti i contesti, specialmente in quello rurale. Urgente è la necessità di agenti pastorali per la prima evangelizzazione, per la quale si sta aprendo un particolare campo con la presenza dei cinesi che in Africa sembrano essere 25 milioni.

Per migliorare il lavoro in rete, i DIAM si sono impegnati in maniera concreta con;

• una pagina Facebook
• un archivio di materiali digitali
• un collegamento via email con più contatti a motivo della debole connettività dell’internet in Africa.

È stata presa in considerazione la costituzione di gruppo di riflessione missionaria coinvolgendo i centri di Yaoundé, Lumumbashi e Nairobi.

“Come congregazione possiamo dare un valido contributo all’animazione missionaria in Africa. – ha esortato don Klement, ricordando le parole del beato Giovanni Paolo II che nella Redemptoris Missio scriveva – ‘Le attività di animazione vanno sempre orientate ai loro specifici fini: informare e formare il popolo di Dio alla missione universale della Chiesa, far nascere vocazioni ad gentes, suscitare cooperazione all'evangelizzazione...’”.

I materiali prodotti sono disponibili nella sezione Animazione Missionaria dell’AGORÀ di sdb.org.

Pubblicato il 16/11/2012