(ANS – Valencia) – Nell’Ispettoria “San Giuseppe” di Valencia la reliquia di Don Bosco ha lasciato il segno. Dal 13 al 31 ottobre, l’urna è stata portata in visita in tutte le presenze salesiane, ricevendo ovunque segni di affetto e accoglienza. L’Ispettore, don Juan Bosco Sancho, che ha sempre il suo percorso, ha definito la peregrinazione “un regalo”.

“Ho incontrato il passato, il presente e il futuro dell’educazione salesiana, nei diversi ambienti delle nostre opere. – ha detto don Sancho a conclusione della peregrinazione - Ho vissuto da vicino l’amore e l’affetto per tutti i salesiani e in particolare per Don Bosco. Avere tra noi, nella nostra famiglia e in tutta la Chiesa il santo dei giovani è stato vissuto come un evento spirituale, festivo e gioioso. Sono state moltissime le persone, soprattutto i bambini e i giovani, che in questi giorni hanno incontrato l’amico e il padre che ascolta e che parla al cuore. Per me è stata anche un’occasione di crescita spirituale poter vedere così tante vite, tante facce, tanti cuori che hanno trovato Cristo attraverso la mediazione di Don Bosco. Ho apprezzato molto quest’esperienza di poter accompagnare Don Bosco per tutta l’Ispettoria e ho scoperto che il suo spirito rende grandi tutti coloro che credono nel suo carisma”.

Il saluto alla reliquia da parte dell’Ispettoria di Valencia ha avuto luogo a Saragozza, dove, nella giornata del 30 ottobre, l’arcivescovo mons. Manuel Ureña Pastor, ha detto nella cattedrale del Pilar: “non ringrazieremo mai abbastanza i Salesiani per quanto hanno fatto per il bene dei giovani”.

Il giorno seguente la polizia ha chiuso al traffico la Avenida San Juan Bosco di Saragozza per permettere ai giovani che accompagnavano l’urna di portarla in processione all’istituto salesiano, dove l’aspettavano oltre un migliaio di studenti, insegnanti, lavoratori, Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice. Dopo una giornata di festa, nel corso della quale, dai più piccoli ai più grandi, tutti hanno avuto l’occasione per incontrarsi con Don Bosco, la reliquia è stata salutata tra gesti di ringraziamento, canti e balli, così come era avvenuto durante tutta la peregrinazione per le opere dell’Ispettoria.

Pubblicato il 07/11/2012