(ANS – Benediktbeuern) – Con la soddisfazione degli organizzatori e un incremento dei partecipanti rispetto all’edizione precedente, si è concluso ieri, 4 novembre, il seminario continentale su “Lo stato della storiografia salesiana nella regione. Conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale” promosso dall’Associazione Cultori Storia Salesiana (ACSSA) in collaborazione con l’Istituto Storico Salesiano.
Diverse le relazioni e le esperienze presentate nelle varie sessioni tematiche ispirate ai due obiettivi: un’analisi e verifica dell’indagine storica sull’Opera salesiana dell’Europa e la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale salesiano. I primi relatori hanno illustrato determinati aspetti della storiografia civile, ecclesiale e religiosa del continente, facendo comprendere che la storiografia salesiana va sempre contestualizzata nel paese e nella chiesa locale. È stato confermato come, finora, la storia generale non abbia ancora assimilato molto il contributo delle congregazioni apostoliche maschili e femminili sorte nell’800, che in diversi luoghi e periodi hanno invece dato un effettivo contributo allo sviluppo sociale e culturale, religioso ed economico. È compito degli storiografi salesiani rendere visibili sia il lavoro storiografico e sia il contributo delle congregazioni e gruppi della Famiglia Salesiana.
La relazione e il laboratorio sulla conservazione del patrimonio archivistico hanno messo in risalto la necessità di raccogliere, selezionare con cura, ordinare la documentazione, avendo attenzione alle sfide dei nuovi mezzi tecnologici per assicurare la permanenza delle informazioni. Variegata è la capacità dei paesi o ispettorie europee nello scrivere una storia ben documentata: si va da opere ben scientificamente redatte a narrazioni cronachistiche, celebrative, divulgative, spesso di parte. “Alcuni Paesi, soprattutto dell’Est, hanno messo in luce anche alcuni aspetti di storia orale, legati alle contingenze politiche che hanno influito nella raccolta e conservazione della documentazione”, riferisce sr. Grazia Loparco, Presidente ACSSA.
La situazione dell’Europa, che dispone globalmente ancora di un numero limitato di studi scientifici in rapporto al numero e alla durata delle presenze, rispecchia forse una carente politica culturale in merito, per cui la storia vissuta è molto più ricca di quella ben scritta e disponibile a un pubblico interessato e colto. A conferma di questa costatazione è stata l’assenza di rappresentati di alcuni paesi e ispettorie europee.
Sulla responsabilità della conservazione e valorizzazione del patrimonio storico culturale – la seconda finalità del seminario – si è costatato che se in alcuni casi c’è stato un miglioramento, grazie ad appassionati della memoria e della vita salesiana, supportati anche da alcuni studiosi tecnicamente ben preparati, in altri si registra l’incuria degli archivi ispettoriali e il rischio della loro scomparsa con l’unificazione delle ispettorie.
Alcuni suggerimenti per il futuro, al fine di garantire una corretta conservazione e produzione storica sono stati: l’iscrizione di un salesiano e di una figlia di Maria Ausiliatrice per Ispettoria nell’ACSSA; la distinzione tra archivista storico ispettoriale e segretario ispettoriale; la promozione di una rete tra i membri, vecchi e nuovi, dell’ACSSA delle ispettorie e paesi europei. Tali impegni hanno, come incentivo per l’operatività, il prossimo convegno internazionale dell’ACSSA, programmato nel 2015.
Pubblicato il 05/11/2012
